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Venezia, una folla commossa ai funerali del ristoratore Oscar Stanziani

«Quando guarderemo il cielo di notte ti vedremo brillare, perché è così che ti vogliamo pensare, ciao papà»

Marta Artico
1 minuto di lettura
Paolo Zaffaina 

«Amore mio mi manchi tantissimo, ma so che sei vicino a me, quest’anno sarebbero stati 32 anni di vita assieme, anni in cui siamo cresciuti assieme, 32 anni che dio aveva deciso di unirci tra mille difficoltà e che noi con il nostro amore abbiamo sempre superato».  

In centinaia ieri mattina, hanno affollato la chiesa di San Benedetto a Campalto, per l’ultimo saluto a Oscar Stanziani, 49 anni, il ristoratore che il 27 gennaio è finito sotto a un treno in corsa, lungo il Ponte della Libertà, perdendo la vita.

Paolo Zaffaina 

La moglie Giorgia e i figli Christian e Roberta, hanno affidato a un messaggio il loro addio al marito, padre e nonno.

«Ci bastava guardarci negli occhi per capirci» lo ha ricordato ma moglie «e non serviva nessuna parola, eravamo una forza capace di resistere a tutto, almeno fino a mercoledì sera, quando il signore ha deciso di portarti con sè, ma sono sicura che il nostro amore non finirà mai e mi darà la forza di andare avanti. Ti amerò per sempre, la tua Giorgia».

«Quando guarderemo il cielo di notte ti vedremo brillare, perché è così che ti vogliamo pensare» hanno detto i figli.

«Oscar era un vulcano» lo ha ricordato il parroco, don Massimo Cadamuro, «metteva tutto se stesso in quello che faceva, gettava il cuore oltre l’ostacolo,  era incontenibile, è bello vedere che tantissime persone sono venute qui oggi, per dimostrare alla famiglia tutto il loro amore e il loro affetto» 

E in tanti sono arrivati anche dall’Abruzzo, la sua terra di origine, amici e parenti, oltre ai tanti ristoratori di Venezia e di Mestre, presenti 

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