Mira, professore prende a pugni il dirigente scolastico
L’aggressione durante un diverbio nel corridoio della scuola media Leopardi, in mezzo agli studenti. Arrivano i carabinieri. Il prof rischia il licenziamento
Alessandro Abbadir
Rissa alle scuole medie di Mira Taglio. Un professore aggredisce a pugni il dirigente scolastico in corridoio fra gli alunni sconvolti e per evitare che la vicenda abbia conseguenze peggiori sono arrivati dalla vicina tenenza di via Torti (la stessa strada in cui si trova la scuola) i militari dell’Arma dei carabinieri. L’uomo ora rischia il licenziamento in tronco da parte dell’Ufficio scolastico regionale.
Il fatto
La vicenda si è verificata lo scorso lunedì 30 gennaio, verso mezzogiorno. Il docente che è entrato in servizio alla scuola media di Mira Taglio, Giacomo Leopardi, ha avvicinato il dirigente scolastico Paolo Parolini, 35enne, tra i più giovani dirigenti scolastici italiani. L’uomo ha cominciato a inveire contro il preside dell’Istituto scolastico Luigi Nono di Mira Taglio.
A un certo punto la discussione è degenerata, dalle parole l’uomo purtroppo è passato ai fatti e ha colpito con dei pugni il dirigente scolastico. Impauriti sia gli altri docenti sia il personale non docente, che ha chiamato in aiuto le forze dell’ordine visto che i carabinieri si trovano di fatto a 20 metri dalla scuola. I militari dell’Arma sono entrati nella scuola, mentre la colluttazione era ancora in corso, e hanno subito cercato di dividere il preside dal professore che era andato fuori controllo, che sbraitava e cercava di tirare calci e pugni al suo superiore. Il professore è stato così immobilizzato e portato in caserma per l’identificazione.
Il dirigente scolastico è stato portato invece all’ospedale per essere curato per le ferite ricevute.
La spiegazione del preside
«Tutto è nato», racconta il dirigente scolastico, che preferisce non rivelare il nome dell’aggressore, «a causa di un diverbio fra me e il professore, su motivi professionali. Il professore, che forse sta passando un momento di difficoltà, ha reagito in modo spropositato. Sono tornato comunque al lavoro. Farò querela per quello che mi è successo contro il professore che mi ha aggredito. Quello che mi è dispiaciuto di più è stata la scena a cui tanti giovani alunni hanno assistito. Sono passato per le classi per rassicurarli che stavo bene e non avevo subito gravi ferite. Molti erano preoccupati che avessi la faccia fratturata o peggio».
Le conseguenze
Oltre alla questione penale, ci saranno con ogni probabilità pesantissime ricadute per il comportamento del professore a livello occupazionale. L’uomo, infatti, rischia il licenziamento da parte dell’Ufficio scolastico regionale.
Al dirigente scolastico è arrivata la solidarietà di tutta la scuola e degli altri plessi dell’istituto comprensivo, sia poi dei professori che dei bidelli e anche delle famiglie degli alunni che hanno saputo dell’aggressione. Ora il professore in questione è a casa. Il dirigente scolastico Paolo Parolini chiarisce che non sarà lui a decidere del futuro del docente. «Per le sanzioni disciplinari che vanno oltre la sospensione», precisa Parolini, «deciderà l’ufficio scolastico regionale».
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