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Mestre: viadotti, cavalcavia e nuove rotatorie. Investimento da quasi 38 milioni

A giugno l’inaugurazione della maxi viabilità tra via Torino, Fincantieri e il Vega. Ma i cantieri non sono terminati

Mitia Chiarin
2 minuti di lettura

Viabilità tra Marghera, Mestre e Venezia: la rivoluzione è dietro l’angolo. E si porta dietro tanti altri cantieri per la messa in sicurezza del sistema di cavalcavia e sovrappassi che bypassano il fascio di binari ferroviari della stazione di Mestre. Una operazione che, complessivamente, vale 37 milioni e mezzo di euro.

A giugno 2023 è messa in agenda dalla giunta Brugnaro la inaugurazione della nuova viabilità di via della Libertà, la strada regionale 11, che tra Fincantieri, Vega e via Torino, è costata una ventina di milioni di euro, in gran parte finanziati dal Mise con l’accordo su Marghera, e che hanno visto la realizzazione di nuove rotatorie, viadotti, e un nuovo cavalcavia tra via Torino e il Vega con bretelle di salita e discesa.

Una maxi opera che cambia le connessioni tra Mestre, Marghera e Venezia creando un collegamento diretto tra via Torino e il Vega Parco scientifico e tecnologico. Entro aprile 2023 è prevista la fine definitiva dei lavori.

Al momento non ci sono lavori in corso ma si attende che Rfi, spiega l’assessore alla mobilità Renato Bosaso, porti a termine la riqualificazione della stazione dei treni Porto Marghera e concluda il nuovo sottopasso ciclopedonale sotto la Regionale 11. Intervento, questo, che vale in termini economici 7,6 milioni di euro, dei quali circa 3,8 milioni finanziati dal Bando Periferie e oltre 3,7 milioni direttamente da Rfi, il braccio operativo del gruppo Ferrovie. Altri cantieri sono prossimi, conferma Boraso.

È in corso la gara per la messa in sicurezza del cavalcavia superiore, quello di ingresso a Mestre da Marghera e dalla tangenziale di Mestre. Valore, 8 milioni e mezzo di euro. E si è in attesa della gara per la messa in sicurezza della rampa della Vempa, valore 800 mila euro, che dalla stazione e via Cappuccina porta in direzione di Venezia e della tangenziale. «Tutti lavori, questi, che riguardano il rafforzamento dei piloni di sostegno e che non bloccano la viabilità, perché si lavorerà nella parte sottostante», precisa l’assessore.

I cantieri si concentreranno nella zona di via della Pila e di via Ca’ Marcello: qui sono già iniziate, nel parcheggio scambiatore fronte sindacati, una serie di sondaggi di diagnostica sull’intradosso (previsti fino al 17 febbraio).

Ultimo atto saranno i lavori, approvati in giunta lo scorso novembre, per la riqualificazione del cavalcavia di Corso del Popolo, (il lato stazione risale agli anni Trenta mentre verso Venezia è stato realizzato negli anni Sessanta).

Previsto il reintegro delle armature ammalorate e la ricostruzione della sezione in calcestruzzo di pilastri, travi e solette. In alcuni casi è previsto anche il rinforzo con fasciature in materiale composito, la sostituzione e l'impermeabilizzazione di giunti e la ricostruzione di una parte di parapetto degradato.

Lato binari ferroviari, prevista anche l’installazione di una rete anticalcinacci e il consolidamento dei pilastrini del parapetto. Un intervento dal valore complessivo di 700mila euro che verrà eseguito in 13 settimane di lavori e andrà non solo a garantire sicurezza e decoro di uno dei principali cavalcavia della città.

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