Vigile morto dopo l’incidente in servizio, il giudice archivia: nessun responsabile
L’agente Massimo Boscolo di Chioggia, che lavorava a Padova, si era scontrato con una Opel mentre era di scorta alle handbike del team Obiettivo 3 fondato da Alex Zanardi
alice ferretti
Massimo Boscolo, 34 anni, in sella a una delle moto della Polizia locale di Padova
Il giudice per le indagini preliminari Claudio Marassi ha disposto l’archiviazione in merito all’incidente in cui è rimasto coinvolto il 9 ottobre del 2021 l’agente della Polizia Locale di Padova Massimo Boscolo, 34 anni di Chioggia, morto due giorni dopo a causa dei gravi traumi riportati.
Nonostante la consulenza tecnica del pm Marco Peraro, il gip ha stabilito che gli elementi raccolti nel corso delle indagini preliminari «non consentano di formulare una ragionevole condanna» e che «un’eventuale prosecuzione delle indagini non contribuirebbe all’acquisizione di elementi nuovi e idonei a modificarne la situazione attuale».
L’incidente in servizio
Erano le 10 del mattino del 9 ottobre 2021. L’agente Massimo Boscolo, 34 anni, era in sella a una delle moto della polizia municipale, impegnato assieme a un collega in un servizio di scorta a una passeggiata dimostrativa di handbike del team Obiettivo 3 (fondato da Alex Zanardi) per avvicinare allo sport atleti disabili. Il gruppo partiva dalla Mandria e avrebbe dovuto raggiungere la basilica di Santa Giustina in Prato della Valle. Una sfilata per la quale era stata richiesta appunto l’assistenza dei vigili urbani.
In via Romana Aponense, Boscolo cerca di ricompattare il gruppo degli atleti che si erano attardati. In accordo con il collega, che era rimasto in testa, con la moto accelera per raggiungere le persone rimaste in coda. È qui che supera la Opel Meriva di Marcello Zanonato, 64 anni, (fratello dell’ex sindaco ed ex ministro), difeso dall’avvocato Alessandro Zanonato, che stava svoltando a sinistra per entrare in un piccolo parcheggio.
Un testimone oculare avrebbe visto la freccia della Opel azionata ma né Boscolo né Zanonato si sarebbero accorti l’uno della manovra dell’altro è così è nato lo scontro. La ruota della moto della polizia municipale guidata dall’agente di 34 anni è andata contro la parte anteriore sinistra della Opel di Zanonato, staccando il parafango.
Nell’impatto Boscolo è volato per diversi metri, andando a sbattere prima contro un cartello pubblicitario e poi contro un palo dell’illuminazione pubblica. La moto è finita una decina di metri più avanti. L’agente è stato soccorso immediatamente ma le sue condizioni sono parse fin da subito disperate. Boscolo aveva battuto più volte e molto violentemente il capo.
Il caso in tribunale
I familiari dell’agente della polizia municipale mancato così tragicamente si sono rivolti all’avvocato Alessandro Menegazzo e hanno subito chiesto alla magistratura di far luce su quanto accaduto e di ricostruire tutto quello che è successo in quel tragico giorno.
Ieri, a un anno e tre mesi dal terribile incidente, il giudice alla fine ha ritenuto di disporre l’archiviazione.
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