Baratta la licenza della sua tabaccheria di Mirano in cambio di un maggiolone d’epoca
Gian Maria Micheletti aderisce ad “Habere non haberi” una catena di scambi di oggetti di valore sempre più elevato
Alberto Sanavia
Un tabaccaio baratta la sua licenza per un maggiolone degli anni ’70 e per consentire a due ragazzi di portare avanti un progetto sul baratto crescente. Gian Maria Micheletti è un 42enne veneziano che risiede a Mogliano con la compagna e due figli, che oggi hanno 3 e 6 anni.
Dal turismo alla tabaccheria
Titolare di “Get flat Venice”, da sempre Gian Maria si occupa di gestione di appartamenti ad uso turistico. «Con l’arrivo del Covid», dice, «questa mia attività si bloccò completamente. All’epoca non si sapeva quanto sarebbe durata la pandemia, per cui non volli rimanere con le mani in mano, soprattutto sapendo di avere sulle spalle la responsabilità di una famiglia».
Due anni fa decise così di guardarsi intorno e trovò la possibilità di rilevare una tabaccheria al civico 68 di via Dante a Mirano.
«È un’attività storica», spiega, «visto che i due precedenti gestori la portarono avanti rispettivamente per 22 e 18 anni. Vicino ci sono due scuole, davanti si trova un bar, la posizione è strategica e la zona è di passaggio. Avere un esercizio commerciale del genere e saperlo far funzionare, significa poter disporre di una rendita sicura».
L’idea di fare altro
Ora però per Gian Maria le cose sono cambiate. La distanza da casa, la gestione di due bambini piccoli e altri problemi familiari sorti negli ultimi mesi, non gli consentono più di potersi dedicare al 100% alla sua tabaccheria. Inizialmente Micheli appese fuori dalla porta il solito cartello “cedesi attività”, ma nelle scorse settimane il giovane imprenditore, bazzicando su internet, s’imbattè in un’iniziativa a cui decise di aderire.
Si tratta del progetto “Habere non haberi”, cioè “possedere e non essere posseduti”, un’idea nata da Marco Amorosi e Raniero Bergamaschi. Partendo da un oggetto di scarso valore (un sasso), grazie ai social si barattano prodotti dal valore sempre più elevato fino ad arrivare al sogno di poter ottenere una casa.
La catena di scambi
Nella catena di scambi – iniziata nell’ottobre 2020 e giunta alla tredicesima tappa – si è arrivati ad oggi ad un maggiolone Volkswagen cabrio del 1977
. Per ottenere l’auto e consentire ai due ragazzi di proseguire nella catena verso il sogno dell’abitazione, Gian Maria dovrà trovare qualcuno disposto ad acquistare la licenza e gestire la sua attività a Mirano. Amorosi e Bergamaschi non possono farlo perché, vivendo a Milano, sono logisticamente in difficoltà. Serve quindi che qualcuno sblocchi la situazione.
Manca il ricambio
«Fino ad oggi diverse persone si erano interessate alla tabaccheria attraverso i canali tradizionali», dice Micheletti, «ma la cosa non si era concretizzata perché, pur chiedendo una cifra attorno ai 30 mila euro, manca quel ricambio generazionale che dia la voglia ai giovani d’intraprendere un’attività che comunque funziona. Spesso sono venuti qui genitori ad informarsi per conto dei figli. Nonostante si tratti di una cifra non impossibile, non tutti sono disposti al “sacrificio”. Un esercizio commerciale di questo tipo richiede solo un po’ di buona forza di volontà».
L’eco prodotto dai canali social valica così i confini territoriali, dando l’occasione a Micheletti d’ampliare la sua offerta ad un pubblico sempre più vasto. Ovvio che, chi gestirà la tabaccheria, dovrà necessariamente risiedere nelle vicinanze o decidere comunque di trasferirsi in zona.
«Oltre ai tabacchi e alla rivendita giornali, vi sono molti altri servizi che si possono offrire al pubblico», dice Micheletti, «per cui voglio dare davvero l’opportunità di fare una scelta che possa cambiare in meglio la propria vita. Il locale è attivo e perfettamente funzionante. Dal momento in cui avrete la licenza, potrete iniziare a lavorare da subito. Per contattarmi è facile: basta cercarmi sui canali social o trovare la tabaccheria su un qualsiasi motore di ricerca su internet. Fatevi avanti».
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