Maltempo e forti rallentamenti, traffico paralizzato verso Mestre e Venezia
Un’ora di attesa per riuscire a passare il cavalcaferrovia tra Chirignago e Mestre
Giovanni Cagnassi Rosario Padovano e Massimo Tonizzo
Un posto di controllo della polizia municipale in ingresso a Mestre
Il famoso ciclone Poppea alla fine è stato un semplice acquazzone prolungato ma i disagi sono stato soprattutto quelli al traffico nelle ore di punta.
Traffico in tilt
La massima attenzione richiesta dalla Protezione civile è stata ben compresa e applicata dai guidatori che hanno applicato criteri suppletivi di prudenza, tanto che al momento fortunatamente non si segnalano incidenti importanti.
Altra cosa i tempi di percorrenza. Le direzioni verso Mestre e Venezia sono risultate intasate già prima delle 8 del mattino e sono andate crescendo fino alle 9.30.
Per dare un’idea nella direzione “classica” ovest-est, quella tra Mirano e Mestre, già alle 8 si arrivava a velocità minima fino al cavalcavia di Mestre dove la coda si bloccava con tempi di un’ora per poter raggiungere il centro di Mestre.
Disagi anche sulla direttrice Romea con rallentamenti all’altezza dell’innesto con la strada della Riviera e rallentamenti già in rotatoria.
Traffico a rilento anche in via Martiri della libertà tra Mestre e Venezia.
Le onde hanno divelto la passeggiata all'altezza del Merville a Jesolo Pineta (foto Vianello)
La costa
Nessun danno finora per il vento che non ha raggiunto livelli record. Ma a Jesolo ed Eraclea la mareggiata ha provocato danni. Il mare molto mosso e con onda di piena in aumento fino alle 9.40 ha eroso ampi tratti di battigia.
Jesolo, la mareggiata in Pineta ha superato la duna e demolito la passeggiata
Il primo vento di Scirocco la mattina presto, non ancora mutato in bora, ha già provocato danni al lido est di Jesolo in Pineta.
Il mare ha raggiunto infatti la passeggiata e divelti i lastroni in cemento fino a lambire le dune.
Allarme fiumi
Anche Piave e Sile sono alti e l' allerta meteo ha messo in guardia tutto il territorio del basso Piave dove i fiumi sono alti perché il mare non riceve e anche la marea è alta.
La situazione potrebbe peggiorare soprattutto in Pineta a causa della forte erosione.
Il mare mosso con onde alte più di tre metri sta causando danni anche a Eraclea e Cavallino.
Alcune strade come via Traghete e altro sono state chiuse a Caorle per l'innalzamento dell'onda del Livenza alla foce (foto Padovano)
A Caorle invece l’onda del fiume Livenza, rallentata dalla marea montante dell’Adriatico, ha causato lievi esondazioni tra Caorle e Santa Margherita all’altezza delle dighe foranee.
Caorle, il mare arriva nei punti più fragile dell'arenile. La situazione al Don Pablo
Peggiore la situazione all’altezza del San Pablo, dove la mareggiata ha invaso le zone più esposte.
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