Schianto mortale sulla Triestina: due indagati, c’è anche la figlia
La Procura di Pordenone vuole ricostruire la dinamica dell’incidente di sabato sera a Fossalta di Portogruaro. Nulla osta per i funerali Il marito della vittima Federica Soncin: «Quell’incrocio va messo in sicurezza»
Rosario Padovano, EUGENIO PENDOLINI
Federica Soncin e un'immagine dell'incidente
Entrambi i guidatori iscritti nel registro degli indagati. E quindi sia la figlia, che in quel frangente si trovava al volante della Mercedes, sia l’automobilista 29enne a bordo della Bmw 520. Lo ha deciso la Procura di Pordenone per far luce sulla dinamica che ha portato al drammatico incidente stradale di Fossalta di Portogruaro, sabato scorso in località Vado, le cui conseguenze hanno portato lunedì alla morte di Federica Soncin, 59 anni, passeggera dell’auto guidata per l’appunto dalla figlia. Le indagini dovranno anche ricostruire la velocità delle due auto al momento dell’impatto, oltre a eventuali errori di manovra. La Procura non ha comunque ritenuto necessaria l’autopsia sul corpo della donna, motivo per cui nella giornata di ieri è arrivato il nulla osta per i funerali.
Nel frattempo parla l’imprenditore Giancarlo Giacomini, per tutti Carlo, che nell’incidente di sabato sera ha perso la moglie, Federica Soncin, 59 anni originaria di Concordia, ma residente a Santa Rita, rione di Portogruaro, e ha rischiato di perdere anche la figlia, Arabella, 28 anni, finita in ospedale. Giancarlo è un uomo a pezzi, ma non ha propositi vendicativi. Vuole sia fatta giustizia, pretende più sicurezza. «Vorrei fossero adottate delle iniziative per mettere in sicurezza l’incrocio, nel quale ha perso la vita mia moglie», dice.
Oltre a Giacomini è infuriato anche il sindaco di Fossalta di Portogruaro, Natale Sidran. Dal 2019 è tutto pronto per iniziare i lavori alla rotatoria, ma l’Anas tentenna. Il giorno dopo l’incidente è stato inoltrato un ulteriore sollecito all’ente nazionale per mettere in sicurezza l’intersezione malefica. «Il progetto esecutivo riguardante la rotatoria di Vado è pronto dal 2019, come pure da tempo l’opera è finanziata ai sensi di un accordo di programma tra Comune di Fossalta di Portogruaro, Anas e Regione, con contributo di 236 mila euro da parte della Regione e con impegno di Anas a realizzare l’opera, cofinanziando l’importo complessivo di 650 mila euro. Il Comune di Fossalta», ricorda Sidran, «ha più volte sollecitato Anas a inviare la convenzione per l’avvio dei lavori secondo i termini dell’intesa raggiunta ormai nel 2020, ricevendo però ulteriori richieste e conseguenti differimenti dell’opera. Lunedì è stato predisposto un ulteriore sollecito ad Anas, ma anche a Regione e prefettura, affinché gli enti competenti intervengano per risolvere un ritardo non più giustificabile».
Tra gli amici della famiglia Giacomini c’è anche il commerciante Gabriele Nogherotto. «Ci ha lasciato una persona meravigliosa, Federica, dopo un incidente assurdo», ha ricordato l’esercente di viale Trieste, «ora confidiamo possa vegliare su Arabella, affinché si riprenda in fretta.
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