In arrivo le nuove telecamere nel sottopasso di via Dante a Mestre
Quasi terminata l’installazione degli occhi elettronici, attivi entro due settimane. L’assessore Pesce: «Presto saranno collegate alla centrale della polizia locale»
Marta Artico
È iniziata l’installazione delle nuove telecamere di videosorveglianza nel sottopasso di via Dante, uno dei più “caldi” della città. «Entro un paio di settimane» spiega l’assessore alla Sicurezza, Elisabetta Pesce, che in questi giorni sta ripulendo diverse aree abbandonate nel degrado tra via Dante, via Rampa Cavalcavia e nel quadrilatero dello spaccio, «dovrebbero essere in funzione».
Giorno più giorno meno. Prosegue: «A quel punto saranno collegate alla centrale della polizia locale». Che avrà un’arma in più per sapere che cosa accade all’interno, anche dove oggi gli “occhi elettronici” non arrivano.
Il collegamento tra Mestre e Marghera, insicuro proprio per la presenza di spacciatori e consumatori, sarà così sorvegliato speciale dalle telecamere di ultima generazione, che serviranno per avere un quadro immediato di quello che accade all’interno. In queste settimane, mesi e anni il sottopasso è stato più volte oggetto di lamentele e proteste da parte dei residenti ma anche di chi lo deve percorrere ogni giorno per andare a lavorare, che non sa a che santo votarsi.
Gli “occhi elettronici”, in tutto dodici, controlleranno anche i vari punti ciechi del tunnel dove si nascondono i traffici del mercato della droga. Un investimento ingente in sicurezza visto che oggi nel sottopasso le telecamere si contano sulle dita di una singola mano. «L’obiettivo» ha fatto sapere l’assessore, «è fare il possibile per controllare l’area e la zona». Prosegue: «I controlli ci sono, pattugliamo i siti più esposti, facciamo tutto ciò in nostro possesso». I blitz nel sottopasso sono sempre numerosi, gli agenti accorrono in pochi minuti non appena vengono chiamati, ma lo spaccio in città è un problema che ha assunto i contorni di un allarme sociale.
Martedì gli agenti della polizia locale hanno ripulito l’area privata di una società di Padova situata tra via Cappuccina e la Rampa Cavalcavia dove qualche giorno fa una ragazza era svenuta dopo essersi drogata.
Nel frattempo prosegue la raccolta firme dei commercianti di Corso del Popolo.
I commenti dei lettori