Noale, morto nello schianto con l’auto: ecco chi era Riccardo
Da pochissimo aveva conseguito il foglio rosa. Al volante della Punto uscita di strada c'era la fidanzata, di un anno più grande di Riccardo. Il gruppetto di amici stava rincasando dopo la nottata in discoteca. Lui amava lo sport ei motori e sognava di costruirsi la casa
alessandro abbadir
NOALE. «Con Riccardo oggi avremo guardato la gara di Formula Uno, era un appassionato di motori e velocità. Non riesco a realizzare cosa possa essere successo». Mirco Gallo, papà di Riccardo, non riesce a trattenere le lacrime mentre parla del terribile incidente del 4 settembre mattina sulla Noalese. Riccardo, 19 anni, viveva con la famiglia - la mamma Valentina, il papà Mirco che fa il barbiere a Castelfranco Veneto e i fratelli Alex e Veronica - in una casa in via Cainazzi a Veternigo di Santa Maria di Sala. Aveva frequentato la scuola alberghiera, senza però concludere il ciclo di studi, preferendo andare a lavorare.
«Aveva trovato impiego», racconta il papà Mirco, «in una azienda di ridipintura e lavori in cartongesso. Era deciso con la sua fidanzata Angelica, di un anno più grande, di costruirsi una casa accanto alla nostra». Nel passato di Riccardo anche un’importanza esperienza da atleta. «Negli anni scorsi aveva giocato nella squadra del Veternigo», continua il papà con un filo di voce, «nel ruolo di portiere. Era in ragazzone alto oltre un metro e 90 con tante passioni, la fidanzata, lo sport, gli amici, il lavoro, la famiglia». Ci teneva alla sua forma fisica, aveva abitudini sane e quando poteva frequentava la palestra.

Il ritratto di un ragazzo nel fiore degli anni, stroncato da una tragedia che non ha spiegazioni. La notizia della morte di Riccardo è piombata addosso alla famiglia Gallo come un fulmine a ciel sereno. «Con gli amici e con la fidanzata», ripercorre il papà le ultime drammatiche ore, «stava tornando a casa da una serata passata in compagnia. Verso mattina ho ricevuto una telefonata dalla mamma di Angelica, la fidanzata di Riccardo. Mi ha avvisato che era successo un incidente e che Riccardo era grave. Mi sono subito precipitato sul posto per capire cosa fosse successo e quando sono arrivato ho visto il corpo di Riccardo coperto da un lenzuolo sulla strada. Mi è crollato il mondo addosso».
La notizia della sua scomparsa ha gettato nello sconforto chi in questi anni lo aveva conosciuto. «Era un ragazzo gentile e generoso», raccontano i vicini di casa, «con tanta voglia di lavorare. Conosciamo la famiglia. Grandi lavoratori e persone benvolute da tutti. Siamo sconcertati da questa tragedia. Non possiamo nemmeno immaginare il dolore che stanno provando la mamma, il papà e i fratelli».
In lacrime anche il nonno paterno Lino Gallo che abita nella casa di fronte a quella del figlio Mirco. «Riccardo», racconta il nonno, «mi aveva detto entusiasta solo qualche giorno fa che aveva il foglio rosa. Si stava facendo la patente. Siamo distrutti dalla tragedia che ci ha colpito».
I funerali di Riccardo Gallo si terranno nei prossimi giorni solo dopo il via libera della magistratura che dovrà decidere se disporre o meno l’autopsia. —
© RIPRODUZIONE RISERVATA
I commenti dei lettori