Chiude il Libro con gli stivali nel chiostro di M9 a Mestre
La libreria di Nicola Fuochi era stata la prima a credere nel progetto del polo culturale. “Le attese non sono state rispettate”.
Francesco Furlan
Nicola Fuochi
MESTRE. Chiude il libro con gli stivali, la libreria per ragazzi e non solo nel chiostro di M9. A darne notizia è stato il libraio Nicola Fuochi, martedì sera, in un lungo post che ha raccolto l’affetto e la solidarietà di molti lettori e frequentatori della libreria, presidio culturale all’interno del chiostro di M9, che ha sempre promosso anche molte iniziative culturali.
“Per chi lavora con le parole non è mai facile riconoscere la difficoltà nel trovare quelle giuste. Soprattutto quando si tratta di parole che non si sarebbero mai volute cercare. A novembre 2005, camminando in Campo S. Polo a Venezia, un’idea ha cominciato a ritagliarsi uno spazio sempre più grande tra i miei pensieri”, si legge nel post della libreria, “Il 20 maggio 2006 quell’idea ha spiccato il volo, e Il libro con gli stivali ha aperto le sue porte per accogliere nuovi amici. A dicembre 2008 gli stivali hanno deciso di camminare fino a via Mestrina, per continuare il percorso in una sede ancora più accogliente: sono stati anni ricchi di iniziative, durante i quali la proposta della libreria è cresciuta e consolidata. Nel 2017 gli stivali hanno deciso di far camminare anche libri di nostra produzione, con la casa editrice che ha percorso l’Italia verso altre librerie amiche”.
“A dicembre 2018 infine è iniziata l’ultima tappa del percorso, con il trasferimento nel Chiostro di M9. Oggi vi comunichiamo che, dopo aver camminato per 16 anni, i nostri stivali si fermano: non si tratta della destinazione che auspicavamo, ma non sempre le strade che si imboccano ci portano dove vorremmo. Noi ci siamo trovati in un vicolo cieco, e siamo quindi costretti a fermarci”.
Fuochi era stato tra i primi a credere nel progetto culturale che doveva sorgere intorno all’M9. “Purtroppo”, racconta Fuochi, al quale molti lettori stamattina hanno fatto visita in segno di solidarietà, “il fatturato realizzato nel chiostro non ha mai raggiunto quello che avevamo in via Mestrina. E così la Fondazione ci ha sostanzialmente detto basta perché inadempienti nell’affitto. Non è stato possibile raggiungere un accordo, anche se ci abbiamo provato. I punti di vista su quello che è successo sono ovviamente diversi, ma ognuno può giudicare da sé la situazione del chiostro”.
La libreria è stata un punto di riferimento per tante famiglie, ma anche biblioteche e associazioni per progetto comuni di educazione alla lettura. Nel 2015 la libreria, quando era in via Mestrina, aveva vinto il prestigioso premio Roberto Denti come migliore libreria dell’anno per ragazzi.
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