In evidenza
Sezioni
Magazine
Annunci
Quotidiani GNN
Comuni

Venezia, litiga con la ragazza, si getta in canale, distrugge la cella e tenta il suicidio

Giornata di follia di un ventenne di Marghera: una volta fermato ha staccato le piastrelle della Questura e cercato di uccidersi con una vestaglia

r.d.r.
1 minuto di lettura

VENEZIA. Litigava con la morosa, standosene mezzo nudo per strada, all’alba di domenica, sotto il ponte di Calatrava.

Quando gli agenti di una Volante sono intervenuti per capire cosa stessa accadendo, il giovane si è gettato in Canal Grande. Ed è così iniziata una domenica di follia.

Una volta tornato a terra – tra mille insulti ed escandescenze – il ventenne ha cercato di fare la pipì contro un poliziotto. Infine, una volta portato in Questura, ha letteralmente smantellato pezzo dopo pezzo la cella di sicurezza, arrivando a staccare le piastrelle dal muro, dopo aver strappato lo strappabile e sbattuto branda e sedie contro le pareti. Oltre 3600 euro di danni ha calcolato la Questura.

Ma il giovane ha anche cercato di strangolarsi con la vestaglia che gli avevano dato per coprirsi, fatto a pezzi un materasso, preso a testate la porta della cella, si è colpito al collo con la plastica di una bottiglia dell’acqua che gli avevano dato da bere, dopo averla rotta.

E così ha proseguito per ore: atti di autolesionismo ed aggressività che hanno portato gli agenti a chiedere per due volte l’intervento dei 118. Tanto che, infine, il giovane è stato ricoverato per una notte.

Una «condotta esageratamente violenta e distruttiva» – l’ha definita la pm Federica Baccaglini, che ha contestato resistenza aggravata variamente declinata, lesioni nei confronti di un agente e danneggiamento – nella notte di follia ad alto tasso di alcolici e stupefacenti, che ha fatto scattare l’arresto nei confronti di A.D.M., un ventunenne residente a Marghera, fino ad ora incensurato.

Ieri, il giudice Stefano Manduzio – dopo avergli fatto una ramanzina – ne ha convalidato l’arresto, rinviando l’udienza per il processo al 21 novembre, disponendo che nel frattempo torni libero, a condizione che si presenti in questura a Marghera due volte la settimana. Il giovane - difeso dagli avvocati Augusto Palese e Davide Vianello Viganò - si è scusato per il suo comportamento e ha detto di aver perso la testa a causa della sua tossicodipendenza.

È stata una domenica molto agitata in Questura. Alle già concitate fasi dell’arresto – con il giovane che si è gettato in acqua – è seguita la sua difficile gestione, l’attenzione a che non si facesse male: non solo ha distrutto completamente la cella di sicurezza trasformandola in un cumulo di macerie, ma ha anche ripetutamente cercato di farsi del male (cercando di strangolarsi prima con la vestaglia, poi con una T-shirt) e. anche una volta portato in ospedale, sotto flebo, afferrando una lametta e cercando di colpirsi, minacciando gli agenti che lo avevano sotto custodia.r.d.r.

2

Articoli rimanenti

Accesso illimitato a tutti i contenuti del sito

1€ al mese per 3 mesi

Attiva Ora

Sblocca l’accesso illimitato a tutti i contenuti del sito

I commenti dei lettori