Urla, schiamazzi e lancio di uova: a Venezia il degrado colpisce la chiesa
Esasperazione in campo Santi Apostoli dopo l’ennesima festa di laurea. Don Muresu: «Ora basta»
alberto vitucci
VENEZIA. Alla fine anche il parroco, sant’uomo dotato di tolleranza e carità cristiana, ha perso la pazienza. «Non è possibile», dice don Raffaele Muresu, «ogni sera rumore fino a tardi.
Feste di laurea e di addio al celibato, urla, lancio di uova, alcol. Parolacce e gente che filma quello che succede…Un disturbo continuo anche alle funzioni religiose. E nessuno interviene».
L’area del degrado è campo Santi Apostoli, nel sestiere di Cannaregio. Una delle mete preferite dei tour organizzati dei cosiddetti “Addio al celibato” e “Addio al Nubilato”. Gruppi di giovani che vengono a Venezia dall’entroterra solo per ubriacarsi, vestiti in modo ridicolo.
Venerdì sera in campo una festa di laurea che non finiva mai. Alla fine invitati ubriachi, lancio di uova sui muri, bisogni espletati sulla facciata della chiesa e della canonica. «L’altro pomeriggio», racconta un fedele, «la Messa è stata interrotta. Abbiamo dovuto chiudere porte e finestre perché le urla arrivavano fin dentro la chiesa».
Un’ordinanza comunale firmata due anni fa vieta i cosiddetti “Addii al celibato”. I locali più seri si rifiutano di dar da bere a questi gruppi di persone.
Ma molti al contrario lo fanno senza grossi problemi, anche utilizzando i plateatici ormai senza freni e allargati a dismisura. E la sera è un inferno.
Nelle case adiacenti, compresa quella del parroco, che ha la Canonica sopra due bar, non si dorme.
Vigili e forze dell’ordine non se ne vedono. «Chiediamo un intervento», dicono gli abitanti, «perché questa situazione è invivibile. E la tensione sale».
Ci si mettono anche i rumori provenienti dal vicino chiosco, con musica a tutto volume diffusa da altoparlanti in strada (anche questo vietato dal regolamento comunale), altre musiche che escono dai bar vicini e piccoli ristoranti proliferati come funghi.
Risultato, per la comunità e per chi abita in quei posti la vita è diventata difficile. Un degrado che non si ferma , nonostante le promesse. E che sta trasformando una delle zone più abitate della città in un volgare luna park di periferia, frequentato da gente maleducata.alberto vitucci
Articoli rimanenti
Accesso illimitato a tutti i contenuti del sito
1€ al mese per 3 mesi
Sei già abbonato? Accedi
Sblocca l’accesso illimitato a tutti i contenuti del sito
I commenti dei lettori