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San Stino, trovato un piccolo arsenale nella casa dove è esploso l’ordigno

La vittima, Mauro Palamin, 60 anni e il proprietario dell’abitazione Domingo Causin 48 anni, gravissimo in ospedale, condividevano la passione per i residuati bellici. Gli artificieri del Genio stanno provvedendo a bonificare le stanze

Carlo Mion
1 minuto di lettura

SAN STINO. Nella casa di via Trentin, dove sabato pomeriggio per l’esplosione di un proiettile d’artiglieria è morto Mauro Palamin, 60 anni, oggi sono intervenuti gli artificieri dell’Esercito. Infatti gli artificieri dei carabinieri, sabato sono rimasti fino a notte fonda per perquisire l’abitazione dove abita Domingo Causin, 48 anni, ricoverato all’Angelo di Mestre in condizioni gravissime. I due probabilmente nel garage di Causin stavano armeggiando con il proiettile quando è esploso, non lasciando scampo a Palamin e riducendo in fin di vita Causin.

Mauro Palamin, la vittima, aveva 60 anni

 

I militari durante il sopralluogo hanno trovato un arsenale di residuati bellici della Prima Guerra Mondiale, di cui Palamin era un collezionista. Gli artificieri dell’Arma dopo aver fatto l’elenco degli ordigni, in gran parte proiettili di mortaio, hanno lasciato campo libero agli uomini del Genio Guastatori esperti in questo settore.

Sono gli stessi uomini che ogni anno provvedono a bonificare i luoghi dove solitamente vengono rinvenuti ordigni della Prima, ma soprattutto della Seconda Guerra Mondiale. Dopo il primo sopralluogo che si sta svolgendo in queste ore, i militari provvederanno alla bonifica dell’abitazione prelevando gli ordigni per poi farli brillare in qualche poligono e in sicurezza.

A chiedere l’intervento dell’Esercito, come da protocollo, è stata la Prefettura di Venezia. Le operazioni di bonifica sono state affidate agli artificieri dell’8° reggimento Genio guastatori paracadutisti “Folgore” di Legnago in provincia di Verona. 

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