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Morto Dino Tommasella, il fotografo gentile che desiderava una vita di armonia

Lutto a San Donà, aveva 67 anni. Aveva aperto " La Fotografica " negli anni ‘80 in via Jesolo e poi in piazza Indipendenza. Per anni ha lavorato per la Nuova Venezia, coprendo i servizi dal litorale veneto

Giovanni Cagnassi
2 minuti di lettura

SAN DONA’. San Donà piange Dino Tommasella, il fotografo gentile. È stato uno dei primi fotografi professionisti di San Donà, ottico e fotoreporter anche della Nuova di Venezia e Mestre e dei quotidiani del gruppo Gedi. Dino Tommasella si è spento domenica all’età di 67 anni dopo una lunga lotta contro un tumore.

È spirato a casa, attorniato dai familiari più stretti. Lascia la moglie Maria e i due figli Margherita e Giulio, a lui tanto legati. La sua passione per la fotografia e la natura erano diventate una professione che lui ha esercitato con grande serietà e dedizione dal 1983.

Era stato uno scout all’oratorio e un giovane sandonatese tra i più impegnati in una generazione che voleva costruire un futuro su basi solide. Aveva aperto “La Fotografica” negli anni ’80 in via Jesolo e poi trasferita nella centrale piazza Indipendenza. La sua attività era ormai avviata, fornendo anche un servizio importante vicino al palazzo municipale e gli uffici. Dino Tommasella era anche un ottico esperto di lenti da vista e occhialeria e ancora giovane aveva seguito diversi corsi di specializzazione per migliorare e ottenere tutte le autorizzazioni.

Un professionista a tutto tondo che aveva poi anche spaziato nel fotogiornalismo iniziando la collaborazione con la Nuova di Venezia e Mestre, sempre con garbo, rispetto e professionalità. Molto suggestivi i suoi ritratti fotografici del territorio e le foto storiche raccolte in un archivio donato al Comune.

Nel 2021 aveva chiuso il negozio e laboratorio dopo quasi 38 anni. L’aggravarsi della malattia scoperta qualche tempo prima lo aveva convinto a sospendere anche le collaborazioni. E ha affrontato gli ultimi anni con coraggio e serenità e la vicinanza della sua famiglia che lo ha assistito fino all’ultimo respiro. Un legame forte con la moglie Maria e con Margherita e Giulio che erano il suo orgoglio.

dine di chi sa quanto sia importante svegliarsi la mattina e affrontare un nuovo giorno. —

 

Il sindaco, Andrea Cereser, si è unito al dolore della famiglia: «Un amico gentile, un professionista serio e competente. Mancherà a me e alla città». Il sindaco Cereser gli era molto amico sin dall’adolescenza, un legame con la famiglia che mai si è interrotto.

I funerali saranno celebrati nel duomo cittadino giovedì alle 15. Tommasella era molto attaccato alla sua città. L' ha vissuta fino in fondo, giorno per giorno, passeggiando e uscendo in piazza anche nei giorni in cui la malattia lo aveva provato. Le sue foto di autentico professionista gli sopravviveranno come accade con le opere d' arte. E di Dino resterà vivo l' esempio di uomo mite e rispettoso che amava la vita e la famiglia, che desiderava l’ armonia con il prossimo e che ha vissuto ogni giorno con la gratitudine di chi sa quanto sia importante svegliarsi la mattina e affrontare un nuovo giorno.

Un abbraccio alla famiglia dalla direzione e da tutta la redazione.

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