Via edicola, muretto e pure la panchina Cantieri in via Poerio contro il degrado
L’assessore Zaccariotto: «Zona transennata, si comincia da venerdì». Prossima settimana riunione tra i tre assessori
Mitia Chiarin
L'area transennata
Mitia Chiarin
Sopralluogo dei tecnici dei Lavori pubblici e della assessora Francesca Zaccariotto all’inizio di via Poerio, tra via Olivi e via Brenta Vecchia, diventata nuova zona ad alta tensione per il degrado causato da un gruppo di uomini e donne che bivaccano, bevono, si azzuffano e usano lo spazio pubblico come wc all’aperto davanti alle vetrine dei negozi.
L’area è stata transennata. È il segno che a breve arriveranno interventi di rimozione di parti di arredo urbano. Compresa la panchina, occupata dai senza fissa dimora. Fatica ad ammetterlo l’assessora che si è detta contraria a questa soluzione e infatti la tiene come estrema soluzione. Zaccariotto sa bene che farlo è sancire una sconfitta, come è accaduto per le panchine di piazzale Zorzetto. E allora parla di interventi graduali.
«Cominciamo dalla vecchia edicola, chiusa da quattro anni. In città ne abbiamo, compresa questa, tre da rimuovere: le altre sono in viale San Marco e in via Cappuccina (davanti alle scuole sul tracciato della ciclabile, ndr). Le concessioni sono scadute per tutte», spiega l’assessora. «Da venerdì cominciamo i lavori per togliere questo manufatto che è diventato, inutilizzato, un muro dietro cui nascondersi e fare di tutto». Obiettivo, liberare la vista sul piazzale che è l’imbocco della centralissima via Poerio. A favore anche delle forze dell’ordine. Poi toccherà al muretto.
«Interverremo demolendolo e lavoreremo sul verde pubblico attorno alle magnolie. Il muretto ha una altezza che rappresenta un limite e interverremo con nuovo verde», dice la Zaccariotto. E poi toccherà alla panchina. «Vediamo prima l’effetto di questi interventi ma mi sa che la toglieremo», dice la Zaccariotto, tutt’altro che soddisfatta e che si riserva la decisione definitiva dopo il vertice della prossima settimana con i colleghi di giunta Simone Venturini (Coesione sociale) e Elisabetta Pesce (Sicurezza). Ma la eliminazione pare prossima anche stavolta.
«Le panchine dovrebbero essere a disposizione di tutti i cittadini, toglierle suona come un fallimento», dice la Zaccariotto. Sullo sfondo ci sta il malcontento di residenti e commercianti che impone interventi ma anche le evidenti diversità di veduta degli assessori della giunta di centrodestra. Dal prossimo vertice sulle misure antidegrado, la Zaccariotto si aspetta un lavoro «di squadra» con una discussione sul tema degrado «che riguardi l’intera città nella sua complessità», dice, ma anche una «valutazione seria della presenza in centro della mensa per i poveri di via Querini che oggi rappresenta un problema che confina con la biblioteca Vez dove stiamo investendo per l’ampliamento. La sua collocazione dovrebbe essere valorizzata per il ruolo importante che svolge, non rappresentare un problema». L’ex sindaca di San Donà, di Fdi, precisa poi che la sua competenza non è il sociale e la sicurezza ma l’arredo urbano: ma ricorda che questi interventi possono aiutare. Le sedute cuscino in via Caneve non sono state vandalizzate così come quelle singole fronte galleria Matteotti.
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