In evidenza
Sezioni
Magazine
Annunci
Quotidiani GNN
Comuni

Jesolo, si sente male mentre guida: accosta l’auto e muore

Tragedia sabato sera a Jesolo Paese: Michele Zabotto, 61 anni, era in pensione dopo aver lavorato alla Coop. Inutile il tentativo dei passanti di rianimarlo. Una tedesca muore alla fermata del bus

Giovanni Cagnassi
1 minuto di lettura

JESOLO. Ha avuto appena il tempo di accostare con l’auto quando si è sentito male alla guida. È stato probabilmente colto da un infarto Michele Zabotto, sessantunenne di Jesolo, spirato sabato sera verso le 20 a Jesolo Paese, tra la biblioteca civica e la chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista. Era al volante della sua Fiat Punto quando si è sentito male ed ha trovato le forze per fermarsi prima di causare qualche grave incidente stradale.

Una forza straordinaria e una prudenza encomiabile in quegli istanti in cui tutto può accadere con un infarto in corso. Zabotto ha svoltato sulla sinistra verso il bordo della strada, ha aperto la portiera con fatica ed è uscito dall’abitacolo. A quel punto non si è retto neppure più in piedi e si è accasciato a terra sul marciapiedi. Lo hanno soccorso alcuni passanti che hanno tentato anche di rianimarlo in attesa del 118. Ma per Zabotto non c’era purtroppo più nulla da fare.

Un capannello di gente ha seguito con apprensione i soccorsi, sperando che l’uomo potesse salvarsi. Il medico ne ha decretato il decesso. Zabotto aveva lavorato per diversi anni alla Coop di Jesolo e poi in un altro supermercato in paese prima di andare recentemente in pensione. Non era sposato né aveva figli. Il fratello, che vive fuori Jesolo, è stato avvertito in serata della sua tragica morte. Gli amici ed i clienti che lo avevano conosciuto si sono commossi per la sua morte improvvisa, ammirando la sua prontezza nel fermarsi e trovare le forze per bloccare l’auto, evitando così di coinvolgere altri sulla strada. I funerali saranno fissati a breve.

Sempre sabato una turista tedesca di 70 anni è spirata in via Altinate mentre stava per salire in autobus.

I commenti dei lettori