Eraclea, gli inquilini supplicano i turisti: «Dateci l’acqua siamo senza»
Chi ha i rubinetti a secco si è rivolto ai vacanzieri chiedendo di poter usare la loro. Alcuni proprietari di appartamenti sparsi nel Triveneto si sono “autotassati”
Giovanni Cagnassi
ERACLEA. Acqua riaperta al condominio Mimose, ora gli inquilini chiedono disperatamente aiuto ai turisti. In una decina di appartamenti affittati agli ospiti della località balneare, infatti, è stata garantita l’acqua perché la proprietà ha iniziato a pagare a Veritas quanto dovuto dell’ingente debito accumulato in questi anni.
I circa 20 inquilini, in subaffitto dalla società Sogeco, che ancora vivono nel palazzo sono senz’acqua da cinque mesi e adesso la tensione aumenta perché c’è chi l’acqua l’ha avuta seppure per la vacanza. Iniziano a farsi sentire anche i proprietari di appartamenti, sparsi nel Triveneto, i quali si sono a loro volta “autotassati” e hanno pagato le spese per l’acqua rimaste in sospeso. Veritas ha accumulato un credito di oltre 52 mila euro complessivi.
Nella scala B sarebbero stati pagati il 25 per cento dei debiti, pari a 26 mila euro. Nella scala A ha invece avrebbe pagato la proprietà degli appartamenti dati in affitto ai turisti. Ma i condomini, proprietari di una trentina dei 100 appartamenti totali, lamentano ora atti di vandalismo nei loro appartamenti e temono si tratti di vendette. La colla nelle serrature, la rottura delle barriere in corrispondenza dei posti auto.
«Non parla nessuno per paura di ritorsioni da parte degli inquilini Sogeco», dice uno dei proprietari, «che si sono già esibiti in danneggiamenti di vario genere inflitti ad alcuni proprietari. Parlo di danneggiamenti alle serrature degli appartamenti, danneggiamenti alle auto, alle parti comuni e quant’altro, come se la causa della situazione dipendesse dai quattro gatti di proprietari degli appartamenti e non da altri personaggi che sono i primi attori della partita. Aggiungiamo il timore di querele di cui nessuno sente la necessità».
Lamentano anche il fatto che una certa enfasi sulla situazione inqualificabile al condominio non aiuti a calmare gli animi. «Facciamo notare che l’acqua arriverà a chi si è autotassato pagando anche le spese di chi non ha mai tirato fuori un euro senza la certezza di recuperare i propri soldi una volta, si spera, una volta definite tutte le vertenze in essere e che certo noi proprietari non abbiamo voluto».
I legali sono al lavoro. Gli avvocati Brollo e Boscolo, che difendono alcuni inquilini, si sono già rivolti al Tribunale chiedendo che l’acqua sia riaperta anche perché ci sono persone anziane e malate oltre che bambini. Il condominio è in causa con la società Sogeco perché non ha ricevuto i soldi delle spese condominiali, e quindi anche dell’acqua, mentre Sogeco sostiene di aver fato dei lavori per la struttura. La causa è pendente. Il consigliere comunale Danilo Biondi ha chiesto scusa alle famiglie per questa situazione e informati i servizi sociali. Intanto è stata chiusa anche la fontana a Eraclea Paese dove gli inquilini si recavano per riempire le taniche
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