Bonus 110%, il meccanismo si è inceppato. L’allarme di Cna Miranese: «A rischio il 35% delle imprese»
Il segretario mandamentale Barison: «Effetto inizialmente positivo, poi i problemi specie con la cessione del credito alle banche». E si chiedono provvedimenti immediati per salvare le pmi

MIRANO. Crescono tra gli artigiani edili del Miranese gli allarmi per il futuro del comparto alla luce dello stato di incertezza che si è venuto a creare intorno all'ormai famoso "110%".
A farlo notare, con comprensibile preoccupazione, il segretario mandamentale della Cna Michele Barison. «L'incentivo inizialmente ha senz'altro generato un grande fermento e ha dato un salutare impulso all'attività anche nel nostro territorio», spiega, «ma i continui aggiustamenti normativi a cui è andato incontro col tempo hanno finito con il creare una situazione incerta, non chiara, che alla fine ha ingessato anche i potenziali enormi vantaggi che il provvedimento in origine prometteva non solo dal lato economico, ma anche urbanistico ed ambientale».
«Non è un mistero che il meccanismo si è inceppato soprattutto nel passaggio fondamentale della cessione del credito alle banche», prosegue il rappresentante degli artigiani, «Non scontando più il credito il sistema bancario mette in serissime difficoltà le aziende che non riescono a disporre di liquidità». «Un vero sconquasso finanziario, soprattutto per le imprese di piccole dimensioni, che va sbloccato rapidamente», conclude Barison, «In caso contrario, il rischio che percepiamo dall'umore e dall'angoscia dei nostri imprenditori è di trovarci fra qualche mese a prendere atto della chiusura del 30/35% delle realtà operanti nel settore».
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