GRUARO. Il singolare incidente è accaduto nel tardo pomeriggio di martedì sulla strada provinciale che collega Portogruaro a Pordenone, la parallela all'autostrada A28 che attraversa i centri abitati. Solo per un caso fortuito non ci sono stati feriti e le conseguenze sono proseguite anche ieri, sia pur in maniera inferiore ai timori.

I fatti. L’autista del camion con rimorchio non si accorge che parte del carico, costituito da balle di fieno, è inclinato verso destra e dopo una curva finiscono abbattuti diversi segnali stradali, impianti elettrici per l’illuminazione pubblica, un palo del telefono e una recinzione.

Il camion appartiene a una ditta di Ormelle ed è di Ormelle anche l’autista, il 55enne C.G. Lo hanno accertato, nella tarda serata di martedì, gli agenti della Polizia locale dell’Unione dei Comuni del Portogruarese.

L’incidente è avvenuto verso il tramonto in località La Sega, detta anche Siega. Dopo avere collocato il carico sul rimorchio l’autista si è messo in viaggio. Che qualcosa non andasse per il verso giusto lo ha documentato, con la telecamera sulla macchina, un automobilista che seguiva il mezzo protagonista. L’uomo ha inquadrato nel modo giusto il mezzo pesante, notando una leggera inclinazione. Tuttavia è dopo una curva (una delle più pericolose dell’ex provincia poiché collocata a un’intersezione) che il carico si inclina quasi di 45 gradi e sulla sua strada semina solo distruzione: tre pali della luce, due segnali stradali, un palo telefonico e una recinzione subiscono danni enormi.

Ieri alcuni segnali e pali sono già stati ricollocati, in tempi record, mentre una colonna della recinzione è distrutta e per ripararla deve intervenire una ditta specializzata. La Polizia locale ha lavorato ore per eseguire i rilievi di legge. Il bilancio tuttavia riguarda fortunatamente solo danni alle cose. È stato un mezzo miracolo che il bilancio non si sia aggravato. L’autista del mezzo pesante rischia grosso:gli è già stata notificata una multa pesante. «I danni», assicura il sindaco di Gruaro, Giacomo Gasparotto, «sono coperti dall’assicurazione. Alla fine si può dire che è andata bene».