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Matrimoni civili nei parchi o lungo la spiaggia del Lido di Venezia. Ma c’è carenza di personale

Proposta in Commissione la possibilità di celebrare in sedi comunali all’aperto. Diciannove gli addetti e il rischio difficoltà logistiche

e.p.
1 minuto di lettura
Un matrimonio celebrato sulla spiaggia di Bibione 

VENEZIA. Matrimoni civili anche all’aperto? Una possibilità da esplorare anche in altre location oltre al Giardino Reale di Ca’ Vendramin Calergi. E magari anche in spiaggia al Lido, come avviene già a Jesolo e a Sottomarina. Ma compatibilmente con il numero di ufficiali di stato civile, 19 in tutto e impiegati non solo per i matrimoni (quelli civili nel 2019 furono 707).

È quanto emerso nella commissione convocata dopo l’interrogazione presentata da Paolo Ticozzi (Pd) per chiedere di offrire alle coppie altre location all’aperto, ma anche una piena informazione delle sale oggi disponibili per matrimoni e unioni civili (undici in tutto il Comune, con tariffe gratuite per i residenti nei giorni feriali). «Penso che ben si adatterebbero allo scopo i Giardini Savorgnan, i Giardini di Sant'Elena e i parchi di Villa Franchin, villa Querini e San Giuliano a Mestre, ma, perché no, si potrebbero fare anche in spiaggia come ipotizzato qualche tempo fa alla riapertura del Blue Moon», le parole di Ticozzi.

Dopo le aperture da parte dell’assessore Besio, nel corso della commissione sono stati forniti dati sul numero di matrimoni civili celebrati negli ultimi anni: dalle oltre 1100 celebrazioni del 2015, si è arrivati alle oltre 700 degli anni pre Covid fino alle 660 nel 2021. Nell’ultimo anno, gli introiti per il Comune sono stati quasi 200 mila euro (contro i circa 300 mila prima del 2020). Sulla richiesta di allargare il numero di sedi, chiara la risposta della dirigente comunale Silvia Battaggia: «L’aumento delle sedi deve essere combinato con la disponibilità del personale. Ci sono altre realtà dove vengono usate le spiagge, ma in quei casi la vicinanza con il Municipio è ridotta, nel caso di Venezia gli ufficiali di stato civile sarebbero impiegati per l’intera giornata». Insomma, i numeri sembrano essere risicati e ora come ora il fatidico sì lungo la spiaggia del Lido sembra essere di difficile realizzazione. Eppure, la proposta sembra raccogliere consensi unanimi: «So che Venezia Spiagge è favorevole, si tratta di un’opportunità da non farsi sfuggire», spiega Nicola Gervasutti (Lega). Un parere condiviso anche da chi nei matrimoni ci lavora: «La possibilità di celebrare in spiaggia sarebbe un modo intelligente di espandere il settore», le parole della wedding planner Elisa Bassich.

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