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È scoppiata l’estate, sul litorale veneziano l’occupazione alberghiera è al 90 per cento

Nel weekend numeri migliori del pre Covid. Ritorno agli anni Ottanta con tantissime famiglie italiane e poi austriaci e tedeschi. La rivelazione di Eraclea Mare

Giovanni Cagnassi
2 minuti di lettura
ClaudioVianello(c)2022 

JESOLO. Estate ufficialmente iniziata, dopo le festività tedesche la costa veneziana si immerge nella piena stagione. Da venerdì fino a domani l’occupazione nelle strutture ricettive alberghiere supera il 90%. Soprattutto a Jesolo siamo tornati ai numeri delle estati degli anni ’80: alle famiglie italiane arrivate con la fine delle scuole si sommano i turisti tedeschi e austriaci in quantità.

Gli stessi che erano già arrivati per Ascensione, Pentecoste e Corpus Domini sono tornati anche in questo abbrivio di stagione estiva. E ci sono anche tanti turisti provenienti dai Paesi dell’Est come Ungheria, Polonia, Romania, persino dall’Ucraina, mentre non ci sono praticamente russi in vacanza sulla costa veneziana, considerando che già prima della guerra i numeri erano comunque risicati.

«Diciamo che nel raggio di 600 chilometri», spiega Marco Michielli, presidente di Confturismo Veneto, «abbiamo ottime potenzialità. Vedremo se arriveranno turisti da Amburgo per capire se ci siamo allargati in Germania a livello di territorio. Beneficiamo ancora dei problemi del Covid che spingono il turismo internazionale a scegliere mete abbastanza vicine da raggiungere in auto per evitare disagi e problemi dei viaggi in aereo. Credo che ciò durerà ancora abbastanza».

Il presidente della Confcommercio mandamentale Angelo Faloppa è sulla stessa linea. «I numeri sono davvero ottimi e siamo tutti molto soddisfatti di questo inizio stagione», commenta, «Credo che d’ora in poi saremo sempre in estate piena».

È dunque un inizio di stagione superiore al periodo pre Covid19. Lo dicono i numeri. Secondo il sistema di rilevazione H-Benchmark, adottato da Aja, l’Associazione Jesolana Albergatori, per le strutture ricettive alberghiere, nelle prime settimane di stagione, quelle che includono le festività care ai turisti di lingua tedesca, la media di occupazione è stata del 62% contro il 58,3% circa del 2019 e il 40,6 del 2021. Nei fine settimana, i picchi di occupazione sono arrivati a circa il 90%. Per quanto riguarda la nazionalità: 38,9% Italia, 26,3% Austria, 23,9% Germania, 4,2% Svizzera e 2,9% Francia.

«Le premesse sono ottime», ha commentato il presidente Aja Alberto Maschio, «La forte presenza dei nostri mercati di riferimento è una buona indicazione per il prosieguo della stagione. Questo ci permette di poter programmare il futuro con maggiore serenità, mettendoci alle spalle il periodo pandemico». Tante prenotazioni anche a Bibione, Caorle, Cavallino Treporti, Sottomarina.

Eraclea Mare è una rivelazione:  «C’è tanta voglia di vacanza», dice Giovanni Pietro Pasqual, delegato Ascom di Eraclea, «e tanta voglia di tornare da noi anche dopo le festività tedesche».

Alessandro Bassetto, delegato Ascom per il comparto ricettivo, fa osservare come ci sia stata una occupazione media dell’80%, con punte da tutto esaurito nei fine settimana. «È un momento molto positivo per Eraclea Mare», ha aggiunto, «con una prospettiva molto confortante fino a settembre».

Il successo di questa piccola spiaggia è subito spiegato. «Aver garantito una spiaggia attrezzata, con molti servizi e in piena sicurezza nelle due stagioni della pandemia», ha aggiunto il presidente di UnionMare Veneto Alessandro Berto, «ha dimostrato ai nostri ospiti la professionalità degli imprenditori di Eraclea Mare, infondendo una fiducia tale da ripetere l’esperienza anche quest’anno». 

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