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Plateatici, il Comune apre ai residenti «Sì al confronto», è boom di richieste

L’assessore Costalonga: «Già spediti i 25 pianini alle associazioni, ma non si deve fare un caso dove non c’è»

Vera Mantengoli
2 minuti di lettura

VENEZIA. L’assessore al Commercio Sebastiano Costalonga apre ai cittadini sulla questione dei plateatici: «Sono sempre stato disposto a confrontarmi, ma vorrei chiarire che abbiamo 167 domande in più, 120 su Venezia su un totale di 4.500 plateatici in tutto il Comune» spiega dopo che in tanti hanno manifestato il desiderio di aprire a un percorso partecipato e protestato contro l’aumento.

«Di queste 120 richieste», continua Costalonga, «venerdì, nel corso della Conferenza dei Servizi, tratteremo le 47 che riguardano le aree previste. Alle associazioni che hanno chiesto di partecipare ho già mandato i 25 pianini previsti, quindi per me c’è la massima apertura».

Per l’assessore, insomma, si sta facendo troppo rumore per una questione di per sé non così grave come è stata posta.

La richiesta dei cittadini, come Mario Santi che ha coordinato le assemblee in campo San Giacomo sui plateatici, è invece che venga messo in atto quanto previsto l’articolo 17 del Regolamento comunale che prevede un processo partecipativo molto più articolato e sentito. «Questo articolo però riguarda il consiglio comunale», chiarisce Costalonga e non un procedimento amministrativo che io sto portando avanti e che dovrà per prassi passare in giunta».

In pratica si chiede, come anche consigliato dall’urbanista Laura Fregolent, che ci sia un calendario di incontri che dia modo a tutti i rappresentanti delle varie aree di Venezia, di potersi esprimere sui plateatici.

«Oggi proporremo alcune idee. I plateatici per esempio possono essere segnati per terra con delle fioriere in modo che lo spazio rimanga quello. Inoltre chiediamo anche che i cittadini possano segnalare in una casella mail le situazioni in cui chiaramente i plateatici o sono troppo invadenti o si sono ampliati» ha detto Mario Santi che oggi parlerà per il Comitato Rialto Novo. «Per quanto riguarda la partecipazione al di là degli aspetti tecnici. Per noi partecipazione significa avviare un percorso in cui ci sia un inizio e una fine. Se si aprisse un percorso che arriva in consiglio comunale anche i consiglieri potrebbero essere portatori di quanto chiedono i cittadini».

Per Costalonga la partecipazione sta già avvenendo nella Conferenza dei servizi che oggi vedrà la partecipazione di associazioni cittadine come We re here Venice e Comitato Rialto Novo e associazioni di categoria come Concommercio, Confesercenti, Fenagi, Aepe e Ava.

Attualmente sul totale delle richieste di aggiungere nuovi plateatici sette sono state rilasciate e nove respinte, le altre sono in corso di istruttoria. Oggi di fatto ci sarà una prova concreta di dialogo. Sul tavolo ci sono 25 pianini da discutere che riguardano anche i 47 plateatici che hanno fatto di recente richiesta di diventare permanente.

Tra i problemi che potrebbero sorgere c’è quello del provvedimenti proposto dai senatori della Lega Luca Briziarelli, Roberto Marti e Paolo Ripamonti all’interno del decreto Ucraina bis, di posticipare al 30 settembre i plateatici che avevano aperto per il Covid. «Un provvedimento sicuramente positivo a livello nazionale, ma meno per i centri storici e soprattutto per Venezia», dice Costalonga. «Qui, infatti, il turismo è ritornato e la proroga rischia di metterci in difficoltà anche per quanto riguarda i 25 pianini».

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