Tre rotonde di San Donà intitolate a Ilaria Alpi, Tina Anselmi e Tina Merlin
La targa dedicata a Tina Merlin
Il presidente del consiglio comunale Rizzante: rendiamo onore al contributo che le donne hanno dato alla crescita della società e allo sviluppo della democrazia
SAN DONA’. Tre targhe per l’intitolazione di altrettante rotatorie a Calvecchia, Calnuova e Via Unità d’Italia a San Donà, dedicate a Ilaria Alpi, Tina Anselmi e Tina Merlin. L'omaggio a Ilaria Alpi Lo svelamento della targa per Tina Anselmi
Alla cerimonia hanno partecipato il presidente del Consiglio comunale Francesco Rizzante, le tre assessore della giunta Cereser (la vicesindaca Silvia Lasfanti, l’Assessore alla cultura Chiara Polita e l’assessore ai Lavori pubblici energia e ambiente Lorena Marin), Toni e Graziella Sirena (figlio e nuora di Tina Merlin) con Adriana Lotto presidente dell'associazione Anselmi, Emanuela e Raffaella Guizzon (nipoti di Tina Anselmi), il presidente dell'Anpi di Castelfranco Simone Marconato, lo storico Giacinto Cecchetto, Nadia Cario referente per il Veneto di Toponomastica femminile, oltre a tutte le associazioni coinvolte nel progetto.
Il percorso che ha portato alla scelta dei nomi di Tina Anselmi, Tina Merlin e Ilaria Alpi è stato un percorso di partecipazione, iniziato nel maggio 2019 su iniziativa della Commissione Pari Opportunità presieduta da Anna Maria Bardellotto.
«È stato un lungo lavoro di gruppo» dichiara la presidente della Commissione Pari Opportunità Anna Maria Bardellotto «ma fin da subito con tutte le associazioni ci eravamo trovate d’accordo di uscire dalla dimensione locale per portare esempi di ampio respiro. Per troppo tempo, in toponomastica, alle donne si è data solo la visibilità locale e di quella del ruolo di cura: sante, madonne e benefattrici. Dedicare luoghi e vie non è solo un tributo alla memoria collettiva ma vuole anche essere il segno di una maggior coscienza del valore delle donne in un percorso di parità che va a colmare i molti disequilibri ancora presenti nella vita quotidiana, dai libri di testo, al linguaggio, alle strade, alle piazze, ai monumenti. Ma che da oggi tre entrate su quattro delle direttrici stradali che portano alla nostra città, siano dedicate a queste tre donne accomunate dal coraggio e dalla ricerca della verità, può solo essere di buon auspicio per San Donà di Piave» ha concluso Anna Maria Bardellotto.
«Una giornata che rappresenta un contributo importante che la Città di San Donà di Piave dà, in maniera convinta e partecipata, verso l’affermazione della parità di genere» ha spiegato il presidente del Consiglio comunale Francesco Rizzante «Questa cerimonia segna una nuova importante tappa di quel percorso di intitolazioni che questa Amministrazione ha iniziato ormai nel 2014 con l’intitolazione del teatro e degli spazi culturali del centro città e che ha portato, da ultimo, alle intitolazioni, su proposta del Consiglio Comunale, della Sala conferenze a David Sassoli e della Casa delle associazioni a Gino Strada, passando per l’intitolazione di una nuova via cittadina a Gianna Prata».
«Per la prima volta ci troviamo di fronte a tre intitolazioni tutte al femminile» ha proseguito Rizzante «ed è certamente una novità perché è un dato di fatto che le intitolazioni di luoghi vedono una prevalenza del genere maschile. Viceversa, è fondamentale rendere onore al contributo che le donne hanno dato alla crescita della società ed allo sviluppo della democrazia e tenere viva la memoria di chi non c’è più, ma ha lasciato una traccia indelebile nella storia di una comunità. Assegnare un nome ad un luogo è infatti anche uno strumento fondamentale per preservare l’identità di una comunità».
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