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Allarme sul Litorale: una secca pericolosa tra laguna e Livenza, i cigni ora scappano

Interventi di soccorso su barche a vela e motore in difficoltà. Legambiente: «Situazione anomala, sale il cuneo salino»

Rosario Padovano
1 minuto di lettura

CAORLE. Laguna e Livenza in secca: spariscono i cigni. È una delle conseguenze della devastante siccità che sta interessando tutto il litorale di Caorle e l’entroterra. Non piove da giorni, ogni tanto fa qualche goccia. Tutta la fascia costiera ha una tremenda sete.

Le conseguenze per la natura possono essere, da qui ai mesi ancora più caldi, devastanti. Non solo: le barche a vela (tutte) e anche quelle dei pescatori o a motore sono a rischio.

La Guardia costiera di Caorle è già intervenuta più volte. Proprio in questi giorni i Comuni possono adottare l’ordinanza regionale di crisi idrica. È una misura che però non è sufficiente ad arginare le conseguenze di questo fenomeno. Una è già evidente. I cigni abbandonano le foci dei fiumi. Le acque del Livenza si sono ritirate proprio a ridosso della foce, nella zona di via Tagliamento: si nota dalla colorazione della parte inferiore degli scogli, ricchi di alghe. Non si è mai visto il Livenza così. I cigni abdicano e dopo le pulizie del mattino, vanno in acque più tranquille, verso l’interno.

In periodi non siccitosi ce ne sono a decine, mentre il colpo d'occhio attuale è desolante. A Falconera, dove il fiume Nicesolo “abbraccia” la laguna, la puzza è insopportabile, l’acqua lascia il posto al fango. Via anche da qui i cigni. Senza acqua manca poi il cibo, possono diventare irritabili e finanche pericolosi. «Quanto sta accadendo è certamente anomalo», ha dichiarato ieri il vicepresidente di Legambiente, Maurizio Billotto, «la conseguenza peggiore è certamente la risalita del cuneo salino. In agricoltura, al momento, non dovremmo rischiare conseguenze, perché per irrigare i campi attingiamo l’acqua dalle fonti a monte. Ma in altre zone, come a Chioggia sull’Adige, sono state innalzate le paratie».

Dal punto di vista pratico le barche rischiano di incagliarsi a ogni minima virata. Nel fine settimana scorso i marinai di Caorle sono dovuti intervenire ad Eraclea, poco lontano, perché due imbarcazioni si erano incagliate mentre erano dirette alla darsena Mariclea. Nell’ entroterra il Livenza è sotto la soglia abituale a San Stino, mentre a Concordia preoccupa il Lemene. Lungo la sponda dei Santi Martiri, a ridosso del centro, stanno emergendo piccole spiaggette. Le imbarcazioni dei residenti, tutte a remi, giacciono sul fango. 

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