Allo Stefanini è ancora boom di iscritti Sette classi ora rischiano il trasloco
Lettera dei docenti alla Città metropolitana, che risponde: «Stiamo valutando soluzioni compatibili e senza costi».
mitia chiarin
MESTRE. Per il quarto anno scolastico consecutivo, il liceo Stefanini ha visto aumentare le richieste di iscrizione alle proprie classi prime, delineando per il prossimo anno scolastico un numero complessivo di 1.466 iscritti – nello specifico con 370 iscritti nelle nuove classi prime –- negli indirizzi di studio liceali attivati, che sono Linguistico, Scientifico Scienze Applicate, Scientifico Scienze Applicate Stem, Scientifico sportivo, Scienze umane e Scienze umane economico sociale. Ma mancano gli spazi per così tanti studenti.
Da tempo i docenti dello Stefanini hanno rappresentato alla Città metropolitana (responsabile del settore scuole medie di secondo grado) e al Comune di Venezia la necessità di avere degli spazi ulteriori ed adeguati per accogliere nuovi alunni. Le ipotesi allo studio sono da una parte attivare un sistema di doppi turni di lezioni . Dall’altro di prevedere la migrazione di sette classi in altri plessi scolastici dove sono disponibili aule.
La lettera è stata inviata il 3 maggio scorso con la richiesta di trovare una soluzione organica che garantisca all’istituto di gestire in una situazione organizzata ed omogenee la didattica ma anche l’attività dei laboratori per gli studenti.
Dallo Stefanini la richiesta è chiara: urge una soluzione per trasformare in un vero successo, quello delle iscrizioni che crescono, un evidente problema, l’aumento di iscrizioni senza spazi sufficienti per la didattica. La lettera firmata da personale docente e Ata del liceo Stefanini, con tutte le firme, è stata depositata alle Istituzioni sollecitando un intervento che possa essere risolutivo e adeguato a garantire il futuro dell’Istituto. «È necessario sostenere ed appoggiare la segnalazione e le richieste del liceo Stefanini, con la consapevolezza che non sia accettabile trascurare le preoccupazioni di famiglie e docenti e debba essere garantito l’impegno necessario a risolvere le gravi criticità che rischiano di compromettere una delle realtà scolastiche più incisive del nostro territorio», segnala la consigliera comunale e metropolitana Monica Sambo che ieri ha segnalato il caso pubblicamente. «Ritengo quindi importante individuare una soluzione che veda l’assegnazione al liceo Stefanini di ambienti adeguati comprensivi di aule, laboratori, spazi di servizio strutturati. Per questo abbiamo depositato una interrogazione in consiglio comunale e in consiglio metropolitano. Auspichiamo, inoltre, una celere convocazione da parte delle Commissioni competenti». Immediata arriva la risposta della Città metropolitana di Venezia.
«Di fronte alla richiesta di nuove aule pervenuta dal Liceo Stefanini già lo scorso anno dirigenti e funzionari della Città metropolitana hanno eseguito un sopralluogo con la dirigente scolastica dell’istituto nei plessi circostanti dove han sede altri due istituti individuando 4 aule disponibili al Barbarigo e 3 aule al Foscari. Una soluzione che consentirebbe di non costringere a “migrazioni” in altri plessi scolastici che non sono di proprietà della Città metropolitana gli studenti e soprattutto senza alcun costo aggiuntivo. Nel caso in cui si prospettassero nuove esigenze, che non sono ancora ufficialmente pervenute, la Città metropolitana verificherà se nel centro scolastico sono disponibili ulteriori spazi, senza ulteriori oneri». —
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