VENEZIA. Questa volta non c’entrano il caro-affitti, né i danni dell’acqua alta. Nemmeno la pandemia aveva intaccato la vivacità della bottega che, dopo il lockdown, aveva riaperto fin dal primo giorno per la gioia delle clienti, subito in fila davanti al banco, chi in cerca di un gomitolo di lana, chi di calze e biancheria intima, chi solo per scambiare due chiacchiere con Annalisa Reghelini, titolare della storica merceria Roni, a San Lio.
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