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Massa grigia nelle reti. I pescatori: «Sono resti di milioni di meduse»

La spessa gelatina sta soffocando il pesce di piccola taglia che vive sui fondali. Portati campioni ai biologi

carlo mion
1 minuto di lettura

A sinistra le reti piene della massa gelatinosa

 

VENEZIA. I pescatori dicono che si tratta dei resti delle meduse morte. Una sostanza gelatinosa che si depone sul fondale del mare, uccide i pesci di minor taglia e riempie le reti dei pescatori. Un fenomeno che sta interessando il litorale veneziano e quello rodigino. Ma meduse grandi e ancora vive, vengono trovate anche sulle reti di che pesca seppie.

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Un nuovo flagello per questi lavoratori del mare che devono fare i conti anche con la mucillagine. Fenomeni che solitamente si presentano nei mesi più caldi dell’estate: da fine giugno a fine agosto.

Capita da circa 10 giorni, un fenomeno preoccupante che sta mettendo nuovamente alla prova i pescatori: loro la chiamano in gergo “Acqua viva”.

Si tratta di una sostanza gelatinosa che compare in una quantità impressionante quando i pescatori raccolgono la rete durante la pesca a strascico: la rete è completamente imbrattata. In alcuni casi la sostanza tende a soffocare il pesce più piccolo come ad esempio le seppie.

Ed ecco cosa si raccoglie ora nelle reti in questo video

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Il primo episodio è stato segnalato a dieci miglia a largo di Chioggia ma il fenomeno si sta diffondendo a macchia d’olio, tanto che i pescatori si sono lamentati del problema a Caorle ma anche nel Delta del Po.

«Abbiamo portato una campionatura di questa sostanza ai biologi che ci daranno a brevissimo un riscontro - spiega Alessandro Faccioli responsabile di Impresa Pesca Coldiretti - i pescatori stanno segnalando delle serie difficoltà in quanto impiegano molte ore di lavoro nel ripristinare la rete per poterla riutilizzare. Stiamo monitorando attentamente la situazione per capirne le cause e soprattutto le evoluzioni».

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