Scippi a Rialto. Insegue il ladro e lo blocca «Seconda volta in un anno»
Tommaso Scocco ha visto un anziano scippato da un ragazzo e non si è girato dall’altra parte. «Il ladro mi ha minacciato ma l’ho consegnato agli agenti e ho recuperato anche la borsa della vittima»
Marta Artico
Tommaso Scocco a Rialto
VENEZIA. Corre dietro al ladro e lo immobilizza. È la seconda volta che Tommaso Scocco, contitolare di un centro di ortofrutta all’ingrosso in Ruga Rialto, nel cuore di Venezia, si ritrova a salvare qualcuno e, soprattutto, a fare fermare un malvivente.
«Sabato mattina» racconta «erano all’incirca le sei, ero con mio papà a bere il caffè in zona Rialto, eravamo al Dolce Vita e abbiamo deciso di fare il giro per la Riva del Vin, siamo passati per il sottoportico che conduce al ponte di Rialto. Avevo notato un signore di mezza età camminare con un ragazzo dietro in tuta da ginnastica con mascherina e cappello, ma standogli così vicino pensavo fosse suo figlio» spiega.
«Abbiamo continuato ad andare avanti ma poi a un certo punto vediamo un uomo che urla disperato “al ladro al ladro” andando verso il ponte. A quel punto abbiamo capito. Mio papà mi fa “eccolo là”, il ragazzo di prima correva con la borsa e gli effetti appena rubati». Ne è sorta una caccia al ladro.
«L’ho rincorso fino a che ha svoltato verso sinistra, in direzione Pescheria e ha rallentato per girare. A quel punto l’ho preso e bloccato». Il giovane è riuscito a tenerlo fino a che non sono arrivate le forze dell’ordine.
«Ho chiamato i carabinieri e l’ho tenuto bloccato, non è nemmeno stato per nulla facile, perchè lui mi minacciava. Poi sono arrivati e ci hanno pensato loro». La borsa di pelle, era piena di documenti del malcapitato a cui era stata rubata dal giovane che lo aveva puntato e che lo stava seguendo per portargliela via quando attorno non c’era nessuno.
«Il ragazzo era straniero, da quello che ho appreso dell’Est» dice. Il titolare dell’ortofrutta accende i riflettori sull'area di Rialto.
«Di notte, ma anche la mattina presto non ci sono controlli e stanno accadendo sempre più fatti di questo genere» spiega «la zona sta diventando invivibile, ci sono malviventi che infastidiscono sia i residenti, ma anche i turisti. Addirittura ci è capitato che qualcuno si nascondesse nelle mie celle frigorifere per non essere importunato».
Da qui l’appello alle forze dell’ordine e la richiesta di sorveglianza dell’area, soprattutto adesso che si va verso l'estate e con la fine delle restrizioni aumenteranno ancora i turisti, prede facili per chi vuole guadagnarci qualcosa, portando via portafogli, borse, scippando le categorie più fragili di persone.
I commenti dei lettori