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Mestre, parapiglia al minimarket per un sacchetto di datteri

L’episodio in via Cappuccina. Due feriti. Il titolare: «Ho subìto l’aggressione e mi hanno chiesto i documenti»

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MESTRE. Dopo il danno la beffa. Si sente danneggiato e beffato Md Assaduzzaman Babul, il titolare del mini market etnico che si trova in via Cappuccina 47.

Prima un tunisino entra nel negozio e pretendi di prendere della merce senza pagare, riuscendo alla fine a prendere un sacchetto di datteri.

Poi prende a pugni dei clienti e spacca le vetrine. Poi quando arrivano le forze dell’ordine chiedono a lui i documenti.

Infine, uno dei clienti, costretto a farsi medicare per le botte prese deve pagare un ticket di 220 euro. «L’aggressione l’ho subita, così come i miei clienti e il negozio. Alla fine chiedono i documenti a me e la polizia locale quando interviene si preoccupa del cestino dei rifiuti che il tunisino ha buttato all’aria andandosene».

Sono le 16.30 del 23 aprile. Nel negozio gestito dal commerciante bengalese ci sono parecchi clienti. Ad un certo punto entra un tunisino è in evidente stato di agitazione. Vuole prendersi delle cose da mangiare e bere senza pagare.

Il negoziante gli spiega che non è possibile. Lui insiste. Inizia a gridare e a minacciare. Il negoziante interviene invitandolo ad uscire e viene spintonato. Intervengono in suo soccorso alcuni clienti. Ne nasce un parapiglia. Volano pugni.

Il tunisino butta all’aria quello che gli capita a portata di mano. Due clienti finiscono a terra. Il negoziante chiama la polizia, dicono che sono impegnati altrove. Passano diversi minuti e il tunisino comincia a lanciare sassi contro le vetrine. Allora il proprietario chiama i carabinieri. Ma anche loro non hanno pattuglie da mandare. Nel frattempo arriva il Suem per soccorrere i due feriti. Il tunisino è scappato e arrivano due finanzieri che chiedono i documenti al commerciante che si sente preso in giro.

Nel frattempo, una ventina di commercianti di via Piave assieme alla Confesercenti ha incontrato venerdì pomeriggio l’assessore alla sicurezza Elisabetta Pesce assieme al vicesindaco Andrea Tomaello, l’assessore al commercio Sebastiiano Costalonga e il presidente della Municipalità Raffaele Pasqualetto.

Discussione che ha riguardato la sicurezza nella zona di via Piave, la lotta allo spaccio ma anche le azioni di rigenerazione.

«Niente promesse ma il tentativo di costituire un dialogo costante e un confronto per migliorare le nostre azioni», precisa Tomaello.

L’amministrazione ha scelto di tornare ad investire in eventi per rigenerare via Piave, non solo ai giardini ma in tutto il quartiere, spiega Tomaello. Primo atto il 27 maggio con la corsa notturna “il Miglio di Mestre” organizzato con Venice Marathon e che vedrà la chiusura al traffico di via Piave per ospitare le varie gare.

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