VENEZIA. Solcano il Canal Grande su chiatte per parlare di fragilità. Mercoledì gli eventi di due artisti, diversissimi tra loro, hanno reso protagonista l’acqua. Philip Colbert, considerato il figlioccio di Andy Wharol, ha portato sul Canal Grande fino a San Marco una delle sue gigantesche aragoste, per una performance in collaborazione con il Venice Venice Hotel.
L’aragosta (diciotto metri di tessuto gonfiabile) si libera, dalla cassa con la scritta “Fragile”.

E sull’acqua galleggia la insolita foresta dell’artista Aaron Nachtailer. “Galla”, l’installazione dell’artista argentino, misura venti metri quadri. Promossa da Maison Random con il patrocinio della Fondazione Università Ca’ Foscari. Davanti ai palazzi veneziani, la foresta mostra la vulnerabilità degli alberi del mondo e, anche, della città.
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