Sondaggi per i residenti a Mestre e Venezia: «Lo stadio è una priorità per la città?»
L’iniziativa di Terra e Acqua. «Questa è la nostra idea di bilancio partecipato. Vogliamo coinvolgere duemila persone»
Marta Artico
Ecco come potrebbe essere il nuovo stadio
MESTRE. Il Bosco dello Sport? «Un progetto calato dall’alto, deciso dalla Città metropolitana e presentato dal sindaco con un’operazione di marketing, che indebita i cittadini di Venezia per i prossimi 29 anni, per questo da sabato partiremo con le consultazioni a tappeto tra la popolazione».
Mestre, Bosco dello Sport, inizia la consultazione popolare di Terra e Acqua
Non usa giri di parole il consigliere comunale Marco Gasparinetti (Terra e Acqua). «190 milioni (più interessi) dei 283 destinati al mega progetto sono soldi del bilancio comunale, denaro di tutti noi; 95 milioni di debito e 95 milioni di Legge speciale che andranno per la cittadella, che può essere utile, ma perdiamo priorità che rischiano di essere sacrificate per questa operazione, l’unica sulla quale chiediamo i fondi del Pnrr».
Da Mestre a Venezia passando per Marghera, questionari a risposta multipla potranno essere compilati e sottoscritti presentando la carta d’identità, nei gazebo allestiti ad hoc. Da lunedì la propria idea di “bilancio partecipato” si potrà esprimere anche nei negozi. Obiettivo? Arrivare a consultare almeno duemila persone e proporre variazioni ed emendamenti in Consiglio prima dell’approvazione, dead line 20 aprile. «Il mutuo di 95 milioni prevede un rimborso su 29 anni, che significa vincolare le giunte future a questa, perciò è corretto consultare gli abitanti e chiedere loro quali altre priorità invece dovrebbero essere considerate nel momento in cui abbiamo un avanzo di bilancio libero che potrebbe essere speso per edilizia residenziale pubblica e sevizi, sulla scorta della situazione in cui ci troviamo, vedi alla voce, guerra, crisi, aumenti, bollette. Quando tra qualche giorno i battelli saranno stracolmi di gente cosa si risponderà, che non ci sono soldi per le linee in più? ».
Gasparinetti riannoda i fili. «A Venezia arriverà meno di un decimo del prospettato e l’unico progetto sul quale si punta è questo. 90 milioni per il palazzetto, 82 per lo stadio, 46 opere urbanistiche, 40 viabilità e 11 milioni per il Bosco. Il resto espropri, totale 283». Il consigliere indugia sulle modalità di finanziamento: «Avanzo di bilancio 2021 ancora da votare, 78 milioni dei 91 disponibili; 17 milioni della Legge speciale, in totale 95 milioni a carico del bilancio comunale. E altri 95 attraverso un mutuo che il Comune vuole contrarre per 29 anni». Chiarisce: «La giunta in carica vincola le altre giunte con un tasso di interesse che potrebbe schizzare in alto, senza dimenticare che il cavallo di battaglia di Brugnaro in campagna elettorale era stata la volontà di non contrarre debiti sulla testa dei cittadini. Noi avevamo proposto di ridurre l’addizionale Irpef con l’avanzo di bilancio, ma siamo stati respinti al mittente».
Chiude: «Prima di giocarci ogni margine di azione e indebitarci per i prossimi 30 anni, riteniamo si debbano sentire i cittadini. Senza dimenticare che con questo progetto si bruciano tutti gli altri progetti in lizza con il Pnrr, per una cittadella dello sport che con una abile operazione di puro marketing si trasforma in bosco, perché se fosse stato solo stadio e palazzetto non sarebbe passato»
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