STRA. Quella che fu l’abitazione di Andrea Batacchi, uno dei più temerari componenti la banda Maniero, dopo essere stata confiscata dallo Stato ora ospita ora otto profughi provenienti dall’Ucraina. Tra questi tre bambini. Nei giorni scorsi l’arrivo dei bambini con le loro mamme a Villa Isonzo.
E il prefetto Vittorio Zappalorto martedì mattina ha voluto visitare gli ospiti e ringraziare l’efficienza e la disponibilità del sindaco Caterina Cacciavillani, in compagnia anche del console onorario ucraino. Un gesto altamente simbolico che vuole testimoniare la disponibilità dello Stato verso chi soffre e scappa dalle guerra e ribadire nel contempo l’impegno dello stesso nell’impiegare i beni sequestrati alle mafie in attività di valore sociale.
La villa che ospitava la sede della Protezione civile e di altre associazioni del posto, è stata predisposta all’accoglienza grazie alla disponibilità di associazioni e mobilifici del posto.

Villa Isonzo, l'ex dimora di Andrea Batacchi a San PIetro di Stra
Il sindaco Caterina Cacciavillani aveva sottolineato nei giorni scorsi: «Siamo contenti di aver potuto destinare la villa di via Isonzo ai profughi provenienti dalla guerra in Ucraina. Si tratta di una villetta costruita una quarantina di anni fa, sottratta alle organizzazioni criminali e che negli ultimi anni e fino ad ora era sempre stata utilizzata come luogo per ospitare le associazioni del territorio. Fino a qualche settimana fa al suo interno erano ospitate diverse associazioni del territorio ma in breve la villa è stata liberata adattata ad ospitare i profughi che scappano dalla guerra».
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