Umana nella storia, conquista la sua terza finale di Eurocup. Battuto Mersin
Impresa delle ragazze di Mazzon che risalgono dal -16. Vittoria di squadra, della “furia” e dalle invenzioni delle tre straniere
Michele Contessa
Umana, impresa stellare! Terza finale di Eurocup per le orogranata, Mersin si illude, l’Umana cade, reagisce, rimonta e sorpassa (85-80), domani contenderà il trofeo a Bourges o Galatasaray. Vittoria di squadra, delle alchimie di coach Mazzon, delle invenzioni di Anderson e della furia agonistica di Thornton, poi Attura e Madera, la tripla di Ndour. Risalire da -16 (20-36) non è stato semplice, dopo Mosca, Montpellier e Valencia, l’Umana firma un’altra pagina storica.
Gambe molli, mira scentrata, l’avvio dell’Umana è complicato, Mersin sembra di una categoria superiore, trascinata da Fagbenle, immarcabile dentro l’area colorata (2-11). Mazzon ferma il cronometro, dentro Bestagno al posto di un’impalpabile Petronyte, iniziano le dispute tattiche, ma il quintetto turco corre e segna (3-16). Ndour entra in partita (7-17), Attura fa rifiatare Anderson, il viaggio in panchina rivitalizzerà l’americana con passaporto serbo. Thornton è la più presente tra le orogranata, nel finale si scatena Hayes (9-24). Il divario si accentua al ritorno in campo (10-26), l’Umana ha però cambiato l’atteggiamento in difesa, il quintetto di Akkaya comincia a faticare, fuori Hayes, dentro Zellou, altre due triple a bersaglio (19-34). Mersin sembra avere il controllo della semifinale, ma Attura “scatena” la rimonta dell’Umana con una protagonista assoluta nel quarto, Anderson, che infila 13 punti negli ultimi 3’48”. Il quintetto tricolore ritrova fiducia, dal 22-36 l’onda orogranata sommerge Mersin, arriva anche l’aggancio (38-38) di Ndour.
Inerzia capovolta dal 16-2 dell’Umana. Mersin non trova più spazio dentro l’area colorata, ma ha tiratrici micidiali, prima Thomas (38-41) e poi Zellous (40-44) ricacciano indietro Venezia, però non fanno i conti con Anderson (42-44): Umana da 33 punti nel secondo quarto. Al ritorno sul parquet le due squadre decidono che l’incontro bisogna vincerlo in difesa, l’Umana c’è, è dentro la partita. Attura e Madera sorreggono Thornton e Anderson (46-46), Mersin non riesce più a correre (50-50) e il match viaggia sul filo dell’equilibrio. Umana più squadra, Mersin più individualità, nella volata finale il collettivo zittirà le individualità.
La finale si decide nell'ultimo quarto (56-58). Bonner prova a scavare un solco (56-62), Attura è la prima a reagire (59-62), poi ritorna in cattedra Fagbenle (62-65). L'Umana sbanda, ma la testa è in campo: tripla di Anderson (65-67), tripla di Thornton (68-67). Sorpasso e primo vantaggio a 4'36" dalla fine. Mersin torna avanti (70-71) con Hayes, ma Thornton è "torrida", ancora implacabile dall'arco (73-71). A 2'04" dalla fine, palla recuperata dall'americana, fallo di Thomas che diventa antisportivo (77-73). Turner non ci sta (77-77), tripla e poi libero. Ultimo minuto di fuoco, Carangelo costringe Turner a perdere palla, Ndour infila la tripla del +3 (80-77) a 26" dalla fine, Thornton un libero. Mersin è alle corde, Turner non ci sta, tripla (81-80) a 5" dalla fine, poi Ndour è due volte glaciale dalla lunetta.
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