I primari Saccà e Zanon i primi a intervenire: «Così abbiamo soccorso Brugnaro aspettando l’ambulanza»
Alla cena erano presenti anche i due medici di Mirano e Portogruaro. Il sindaco di Santa Maria di Sala: «Per fortuna c’erano anche loro»
Francesco Furlan
VENEZIA. «Ero uscito pochi minuti per una telefonata, mi hanno chiamato d’urgenza che il sindaco si era sentito male. Sono rientrato di corsa, lo abbiamo steso, gli abbiamo alzato le gambe come si fa in questi casi, e dopo un po’ di minuti si è ripreso, poco prima che arrivasse l’ambulanza».
È stato Salvatore Saccà, primario di Cardiologia all’ospedale di Mirano, insieme al collega Antonio Zanon, primario di chirurgia vascolare a Portogruaro, a soccorrere il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro.
La fortuna infatti ha voluto che, tra gli ospiti della cena di giovedì sera, alla trattoria Barison di Borgoricco, ci fossero due medici, oltre alla figlia di Zanon, Chiara, specializzanda e assessore a Santa Maria di Sala. Al tavolo c’era una decina di persone, il sindaco di Santa Maria di Sala, Nicola Fragomeni, punto di riferimento nel territorio di Coraggio Italia, il partito fondato da Brugnaro, e poi Claudio Tessari, ex sindaco di Spinea e attuale presidente del consiglio comunale, Mario Busatto, ex sindaco di Salzano, il senatore Andrea Causin.
Il sindaco era accompagnato da Morris Ceron. È stato verso le 22.30, quando la cena ormai era quasi finita, dopo aver parlato per oltre un’ora dei suoi progetti per riformare l’Italia e del suo impegno per la città, che il sindaco Luigi Brugnaro, mentre era seduto, si è sentito male, ed è svenuto. Per fortuna bloccato prima di cadere. Durante la cena Brugnaro, che ha spiegato ai commensali di essere a dieta, non ha toccato cibo. «Quando sono rientrato», spiega ancora Saccà, «abbiamo disteso Brugnaro e gli abbiamo alzato le gambe, nel frattempo abbiamo fatto uscire dalla stanza gli altri commensali, lo abbiamo aiutato a respirare e dopo alcuni minuti si è ripreso, forse un abbassamento di pressione, una crisi ipotensiva. Brugnaro è una macchina da guerra, con molti impegni, può capitare.
Per fortuna gli accertamenti medici da parte dei miei colleghi dell’ospedale di Padova non hanno evidenziato criticità». Sollevato anche il sindaco di Santa Maria di Sala, Nicola Fragomeni.
«Quei minuti sembravano non passare più», dice il sindaco di Santa Maria di Sala, «ma da quando abbiamo chiamato l’ambulanza a quando è arrivata saranno trascorsi dieci minuti, sono stati veloci e si sono subito presi cura di lui. Brugnaro era seduto vicino a me quando ho visto che qualcosa non andava. Per fortuna c’erano due medici alla cena che gli hanno dato subito assistenza, sapere che c’erano loro ci ha rassicurati in attesa dell’arrivo dell’ambulanza».
«Lui è una forza», dicono i commensali, «si riprenderà presto». «Per fortuna c’era un medico preparato come Saccà», dice Tessari, «che ha saputo gestire la situazione altrimenti noi non avremmo saputo cosa fare. Siamo sicuri che Brugnaro si riprenderà presto». —
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