SPINEA. «Spaccio perché ho perso il lavoro e non so come mantenere la famiglia», così si è difeso Mohamed Naceur Khaldi, tunisino di 31 anni, che davanti al giudice doveva rispondere di avere venduto una dose di eroina ad una ragazza e del fatto che durante la perquisizione i poliziotti del commissariato di Mestre gli hanno trovato altri 60grammi della stessa sostanza.
Difeso dall’avvocato Marco Borella lo straniero ha patteggiato un anno di reclusione. Finito il processo è tornato in libertà.
Il tunisino era stato arrestato a Spinea dopo aver seguito per qualche giorno i suoi spostamenti sospetti tra Chirignago e Spinea. Alla fine lo hanno arrestato in flagranza.
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