Le nutrie si stanno moltiplicando. In tre anni aumentate del 30 per cento
Coldiretti: «Proliferazione esplosa e danni ingenti alle colture ed agli argini». Arci Caccia si fa avanti per formare squadre deputate all’abbattimento
Alessandro Abbadir
MIRA. Le nutrie invadono le campagne di Mira e dell’area sud della Riviera del Brenta e provocano danni ingenti all’agricoltura e agli argini dei canali e dei fiumi. A denunciare il problema sono stati in questi giorni tanti residenti ed agricoltori dell’area. Un allarme che lancia anche Coldiretti della Riviera del Brenta.
A Mira la situazione è segnalata lungo la Seriola Veneta, lungo il canale Novissimo da Mira Taglio a Porto Menai, ma anche lungo il Taglio da Mira a Marano e da Marano a Mirano. Le nutrie si sono viste addirittura lungo il Naviglio del Brenta a gironzolare a ridosso delle secolari ville venete.
«La Seriola Veneta, antico corso d’acqua dell’epoca della Serenissima utilizzato per le necessità idriche», spiegano dei residenti in via Giuliano Da Maiano a Mira Porte, «per colpa delle nutrie è ridotta ad un colabrodo. Intere rive rischiano di franare per i tunnel che creano gli animali, un autentico flagello».
La Coldiretti analizza il problema da anni. «La proliferazione delle nutrie», spiega Fabio Livieri, referente di Coldiretti in Riviera, «è esplosa una decina di anni fa. Si sono diffuse dall’area sud del Veneto e cioè dalla zona del Polesine verso Cavarzere, Chioggia e poi Campagna Lupia, Lova e Lughetto e anche Campolongo, Gambarare e Giare, Mira Taglio e Malcontenta. Sono animali essenzialmente erbivori. Fanno cucciolate tre volte all’anno con un numero di piccoli che si aggira sui 10–12».
«Circa quattro anni fa si era riusciti a fermare la loro crescita esponenziale con trappole e abbattimenti, ora però da tre anni a questa parte il loro numero è ricominciato a crescere e i danni alle colture sono tantissimi».
«Colpiscono mais e frumento anche quando le piante sono piccole, e poi gli ortaggi. Quando sono attaccate, anche se non pericolose diventano aggressive. La Regione ha autorizzato squadre di abbattimento delle nutrie. Con le guardie provinciali se ne sono formate alcune con cacciatori autorizzati. A Campagna Lupia e Campolongo ce ne sono già alcune».
Si stima che le nutrie siano aumentate in zona del 30% negli ultimi tre anni e abbiano creato danni importanti alla stabilità dei canali e alle colture. «Abbiamo», spiega l’assessore all’Ambiente di Mira Maurizio Barberini, «numerose segnalazioni che comunichiamo alla Polizia provinciale. Infine Arci Caccia. «Siamo pronti a collaborare», spiega il presidente regionale Piergiorgio Fassini, «con le autorità attraverso la formazione di operatori autorizzati per l’abbattimento». —
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