Aperto il sottopasso «Ritardi dipesi dalle nuove pompe»
Taglio del nastro alla Fossa per il varco sulla provinciale 36 La vicepresidente De Berti «Un tassello di un grande piano per la mobilità ciclopedonale»
Massimo Tonizzo
SPINEA
È stato inaugurato ieri mattina l’atteso sottopasso ciclabile lungo la provinciale 36 in località Fossa che rappresenta l’ultima di tre opere di un complessivo intervento di messa in sicurezza di percorsi ciclabili a Spinea. Lungo 215 metri e con una pendenza massima del 4%, il sottopasso è stato realizzato da Veneto Strade con una spesa di 871 mila euro e, come ha spiegato la sindaca Martina Vesnaver, «Presto verrà messo a regime anche per i pedoni per renderlo perno indispensabile per gli spostamenti “lenti” per i cittadini di Spinea e dei paesi vicini». «Un ulteriore tassello», ha detto al taglio del nastro la vicepresidente della Regione Elisa De Berti, «che si aggiunge ad una serie di interventi infrastrutturali già realizzati per la messa in sicurezza del sistema di mobilità ciclopedonale. In questo modo sarà garantita una connessione integrata con gli altri itinerari ciclabili già presenti in quest’area: quelli che collegano Mestre a Mirano e Spinea a Martellago. Abbiamo recentemente approvato un protocollo di intesa fra Regione, Cav, Veneto Strade e Ufficio scolastico regionale con l’obiettivo di valorizzare le attività di prevenzione degli incidenti stradali e di diffondere a scopo preventivo la cultura della sicurezza stradale attraverso azioni di informazione ed educazione».
Sulle polemiche per i ritardi dell’opera, secca la precisazione di Silvano Vernizzi, direttore generale di Veneto Strade: «Che il sottopasso fosse già pronto a novembre è vero. Ma è vero anche che per renderlo operativo bisognava metterlo del tutto in sicurezza e quindi bisognava aspettare l’installazione e il collaudo delle pompe per aspirare le acque piovane. I tempi di questo intervento non sono dipesi da noi, ma adesso possiamo dare il via». E in effetti nemmeno il tempo del taglio del nastro ed ecco già i primi tre ciclisti a provare il nuovo varco. —
Massimo Tonizzo
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