Caro gasolio, spiraglio da Roma «Sostegni alle imprese in crisi»
Anticipato d’urgenza il tavolo tra le categorie e il sottosegretario Battistoni Al vaglio un fondo da 20 milioni e la velocizzazione degli indennizzi per il Covid
DANIELE ZENNARO
CHIOGGIA
Venti milioni di euro a disposizione con un provvedimento d’urgenza per offrire un sostegno finanziario alle imprese di pesca colpite dalla crescente crisi energetica. È l’ipotesi avanzata nel tavolo di lavoro (previsto per oggi e anticipato a ieri) che ha visto partecipare Alleanza pesca, Coldiretti, Impresapesca, Federpesca, Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Pesca al Mipaaf con il sottosegretario alla pesca Francesco Battistoni e con il direttore generale della pesca Riccardo Rigillo. Annunciata anche la velocizzazione delle liquidazioni degli indennizzi Covid e la costituzione di un tavolo di confronto tra Mipaaf, Ministero del Lavoro e Ministero dell’Economia e delle Finanze per sciogliere anche gli altri nodi, a cominciare dal completamento della riforma sugli ammortizzatori sociali.
È evidente che i pescherecci fermi in porto a causa dello sciopero in tutta Italia hanno fatto evidentemente tanto rumore. Sono ore frenetiche per la pesca italiana che coinvolge in prima linea le marinerie di Chioggia, la più importante d’Italia, e di Caorle, per quanto riguarda la costa veneziana, senza dimenticare Pila e Porto Tolle sul Delta del Po. Ieri a Roma il tavolo sulla pesca alla luce degli incontri che si sono svolti nei giorni scorsi tra le marinerie italiane che avevano portato alla decisione di stoppare l’attività per una settimana. Alleanza delle Cooperative ha chiesto al Governo un intervento straordinario per calmierare i prezzi del gasolio, schizzato alle stelle nel giro di pochissime settimane. «La tempestività», evidenziano da Alleanza delle Cooperative, «mai come in questo momento è fondamentale. I costi del carburante corrono con aumenti che sono quasi del 100% rispetto solo a qualche mese fa. Occorre un provvedimento urgente che consenta di avere ristori immediati, così da garantire lavoro e reddito». Risorse che devono essere distribuite con una attenzione particolare verso quella flotta peschereccia che sostiene maggiori spese per il carburante per portare avanti l’attività. «Bisogna dare un segno tangibile», conclude la nota di Alleanza delle Cooperative, «di ascolto al malessere delle marinerie che, stremate, hanno deciso di fermarsi. Ma è anche evidente che, oltre a tamponare l’emergenza, occorra riformare il sistema degli ammortizzatori sociali per sostegni strutturali al reddito da attivare in momenti di crisi come questo».
Solidarietà ai pescatori è arrivata da tutto il mondo della politica. Il senatore Luca De Carlo, responsabile nazionale pesca di Fratelli d’Italia, ha parlato di risposte rapide e concrete che il Governo deve dare per una delle eccellenze italiane riconosciuta in tutto il mondo. Il rumore della protesta dei pescatori italiani è arrivato fino a Bruxelles, come ha sottolineato l’europarlamentare Rosanna Conte. «Il fermo forzoso», spiega la coordinatrice del gruppo Id in Commissione pesca al Parlamento Europeo, «è un segnale d’allarme che non può e non deve essere sottovalutato. È la fotografia di una situazione che mette a dura prova il settore e la nostra economia, di cui la pesca è comparto fondamentale. Dal Governo e dall’Unione Europea arrivino risposte in tempi rapidi. In questi giorni a Bruxelles si sta discutendo un emendamento ad hoc al decreto Energia che intervenga proprio sul caro gasolio per la pesca che ha bisogno del sostegno di tutte le forze politiche». Intanto domani simbolicamente i pescatori chioggiotti alle 11 in municipio consegneranno al sindaco le proprie licenze di pesca. —
DANIELE ZENNARO
© RIPRODUZIONE RISERVATA
I commenti dei lettori