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Carnevale, 400 mila turisti in 18 giorni La ripartenza ora guarda alla Biennale

Occupazione negli alberghi fino all’85%, cento gli spettacoli di strada. Il sindaco Brugnaro: «Messaggio di speranza»

Manuela Pivato
1 minuto di lettura

Il Carnevale diffuso, ridotto per via dell’emergenza sanitaria, si salva da solo. Il brand resiste e, in diciotto giorni di festa, di fatto concentrati in tre fine settimana, attira in laguna oltre 400 mila turisti - 98 mila solo nella giornata di sabato 27 febbraio - dalla terraferma e dall’estero (uno su quattro francese) con la presenza di visitatori provenienti da 160 Paesi.

la ripresa

La manifestazione si è congedata ieri sotto il sole che ha benevolmente accompagnato praticamente tutti gli spettacoli di strada, lo show sull’acqua in Arsenale, le performance nei campi, lo sbarco degli ospiti ai balli nei palazzi, grazie ai quali hanno potuto continuare a lavorare costumisti, truccatori, parrucchieri, artigiani di maschere, catering, fiorisiti.

Se la ripresa della città, considerata la situazione, è stata per forza di cose parziale, quello che è arrivato è stato superiore alle aspettative, a cominciare dall’occupazione negli alberghi, che ha sfiorato l’85% lo scorso fine settimana, quello grasso, che in tempi pre covid registrava il tutto esaurito.

le presenze

«Abbiamo avuto tre week end come non vedevamo da tempo» spiega il direttore dell’Associazione veneziana albergatori, Claudio Scarpa « e anche se il Carnevale è soprattutto la festa dei pendolare, l’occupazione negli hotel è stata buona, del 70% il primo settimana, dell’80% il econdo, fino all’85% dello scorso week end. La ripresa, insomma, c’è stata, anche se per ritornare alla vera normalità ci vorrà ancora tempo. Ora, guerra permettendo, guardiamo con fiducia ai prossimi mesi e alla Biennale di Arti Visive. Le prenotazioni per aprile incominciano ad arrivare».

i numeri

Il mancato Volo dell’Angelo si è fatto perdonare con l’arte di strada fiorita nei sestieri, nelle isole e in terraferma grazie al format Wonder Time: oltre 100 spettacoli, 1.100 repliche tra acrobazie, clown e bolle di sapone, sessanta compagnie coinvolte per un totale di 118 artisti. I vigili urbani impegnati nei vari servizi sono stati 1.871, 110 i netturbini di Veritas in aggiunta ai normali turni.

I teatri hanno aperto le porte al Carnevale, così come i Musei civici che hanno prolungato in via straordinaria l’orario di apertura fino alle 22. Sold out tutte le sere lo spettacolo “Nebula Solaris” in Arsenale, al quale assistito quasi 20 mila spettatori.

«Il grande impegno messo in campo per realizzare in piena sicurezza il Carnevale ha fatto sì che la scelta di fare spettacoli diffusi sia risultata vincente - dice il sindaco, Luigi Brugnaro - Venezia, rispettando la situazione pandemica in corso, è riuscita a fare da volano per una ripartenza culturale oltre che economica. Un messaggio di speranza per i prossimi mesi, che conferma il desiderio di ripartenza di una città e di un Paese che vogliono guardare al futuro».



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