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Scommessa Carnevale oltre 100 mila a Venezia per il primo weekend

Molti veneti ma anche turisti stranieri che hanno deciso di soggiornare in città Disagi nei vaporetti e calli affollate. Tasso di occupazione degli alberghi all’80%

Eugenio Pendolini
2 minuti di lettura



Centoquindici mila persone in due giorni. Calli e campielli pieni di famiglie con bambini in maschera. Visitatori da tutta Italia e dall’Europa. File fuori dalle pasticcerie. Alberghi all’80% delle prenotazioni. Parcheggi di piazzale Roma esauriti già dal mattino e il ritorno dei disagi ai cittadini agli imbarcaderi, alle prese con mezzi pieni e ritardi. È stato un primo weekend di Carnevale da tutto esaurito per la città di Venezia. Il primo grande evento su scala nazionale da quando venerdì scorso il governo ha allentato le restrizioni togliendo l’obbligo delle mascherine all’aperto. La città ha risposto presente. Complice il bel tempo e il sole di questi ultimi due giorni, un fiume di persone ha attraversato le principali calli cittadine. Gremita anche Piazza San Marco, dove da sabato prossimi comparirà anche la passerella dedicata alle maschere che vogliano sfilare e partecipare al Concorso della Maschera più bella, o semplicemente farsi fotografare davanti alle simbologie che racchiudono lo spirito del Carnevale di Venezia.



In due giorni sono state oltre 100 mila le presenze a Venezia per il lancio del Carnevale. Dopo i sessantamila di sabato, ieri è stata superata quota 55 mila, con un aumento prevedibile dei veneti, circa 18mila, ed una progressiva riduzione di extra regionali (15mila) e stranieri (25 mila), la maggior parte dei quali ha dormito in città.



Se il Carnevale fa segnare il ritorno dei grandi eventi in città, già da ieri diversi residenti si sono trovati alle prese con rallentamenti e code agli imbarcaderi. In mattinata, residenti a terra dai battelli diretti a Murano con le linee giracittà che arrivavano già piene da San Marco. Nel pomeriggio, invece, ritardi in Canal Grande soprattutto sulla linea 1, con gli abitanti fianco a fianco alla massa dei turisti in uscita dai principali luoghi d’attrazione del Carnevale.



Che nell’arco di dodici mesi la situazione sia cambiata in meglio lo dimostrano i numeri. Non solo delle presenze, ma anche delle prenotazioni. La conferma arriva dall’associazione veneziana degli albergatori, con il presidente Claudio Scarpa che si dice «ottimista» sul futuro del settore alberghiero. Tanto nel breve quanto nel lungo periodo. Ed è soprattutto questo orizzonte temporale di ampio respiro la novità più rilevante, dopo almeno 24 mesi di buio e di sprazzi momentanei di presenze. In questo primo weekend di Carnevale, il tasso di occupazione degli alberghi è stato in media del 70-80%. «Siamo solo all’inizio, la città tornerà a regimi importanti anche se Carnevale si confermerà soprattutto come festa dei pendolari. Puntiamo soprattutto sul last minute, il sindaco Brugnaro ha avuto molto coraggio a confermare l’appuntamento, in altre città un evento del genere sarebbe stato annullato». Nei prossimi fine settimana i numeri sono destinati a crescere, mentre nell’infra settimanale a diminuire. Ma Carnevale è il primo appuntamento della nuova stagione turistica 2022. «Dopo due anni di battaglia», spiega Claudio Scarpa, «ora fino al prossimo inverno ci troveremo di fronte a una situazione di normalità. Da due anni questo non era mai successo. La gente ha voglia di viaggiare, lo vediamo dal fatto che dopo il 10 marzo già sta arrivando un corposo numero di prenotazioni. Le premesse sono davvero ottime». Anche perché da qui ai prossimi mesi, in calendario ci sono appuntamenti come Pasqua, inaugurazione della Biennale, Salone Nautico. A questo si aggiunge anche la graduale riapertura dei confini, e la contestuale ripartenza degli aerei internazionali. «È ancora presto per cifre puntuali, ma in prospettiva parliamo di numeri che non si vedevano dal 2018. Per tornare ai livelli precedenti, quindi a pieno carico, bisognerà aspettare il 2023». —



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