La rettrice di Ca’ Foscari accarezza il sogno: «A Rialto la sede delle università europee»
Gli uffici del tribunale saranno presto trasferiti nella nuova cittadella della giustizia di piazzale Roma lasciando liberi gli spazi
Vera Mantengoli
VENEZIA. Là nelle Fabriche Nove di Rialto, dove ora ci sono gli uffici del Tribunale che verranno trasferiti nella cittadella della giustizia a piazzale Roma, potrebbe un giorno sorgere la sede della rete di università europee chiamata Eutopia.
Per adesso è soltanto un sogno, ma la rettrice Tiziana Lippiello è intenzionata ad approfondire la fattibilità dell’idea, lanciata sulle pagine del nostro giornale dai già consiglieri Maurizio Crovato e Rocco Fiano e ripresa poi dal sindaco Luigi Brugnaro in occasione dell’inaugurazione dell’Anno Giudiziario.
«Ho sentito la proposta e anche quanto ha ribadito dal sindaco che valorizza sempre la presenza dell’università in città e l’aspetto internazionale collegato all’ateneo» ha detto la rettrice che il 16 febbraio inaugurerà l’Anno Accademico.

«Attualmente Ca’ Foscari fa parte di un’alleanza di dieci università europee chiamata Eutopia che lavora per perseguire insieme diversi obiettivi, come rafforzare l'identità europea, ma anche valorizzare la ricerca, la coesione sociale e lo sviluppo delle eccellenze. L’idea che Eutopia possa avere una sede a Rialto sarebbe un onore per l’università che ha tra i suoi scopi anche quelli di avere un impatto positivo sul territorio, ma soltanto dopo l’inaugurazione dell’Anno Accademico ci potrà essere uno spazio di riflessione più approfondita».
Intanto Lippiello ne ha comunque parlato con la presidente di Eutopia, Eva Wiberg, dell’Università di Gothenburg in Svezia che ha subito accolto con favore la possibilità.
«Venezia è vista anche all’estero come una città cosmopolita e di grande prestigio culturale» prosegue la rettrice. «Tuttavia per adesso nessuno si è ancora seduto a un tavolo per valutare la fattibilità dell’idea, quindi stiamo parlando ancora a grandi linee. Se dovessi immaginare come si potrebbe concretizzarsi vedrei la presenza delle università straniere e veneziane che formano un grande centro di ricerca in dialoga con il territorio».
Lo scorso dicembre, dopo la presentazione del piano immobiliare dell'ateneo Ca’ Foscari, i già consiglieri Maurizio Crovato e Rocco Fiano avevano lanciato l’idea di insediare l’università nel cuore della città, come già avveniva nel 1408 dove, proprio a fianco della chiesa di San Giovanni Elemosinario, sorgeva la Scuola di Rialto che «forniva preparazione superiore di logica, matematica, filosofia e teologia, ai figli dei mercanti e dei patrizi veneziani, perché rappresentassero attraverso una buona cultura, la Serenissima all’estero. Gli spazi sono demaniali a disposizione del Comune di Venezia. Negli ultimi anni gli uffici dove oggi ha sede il tribunale si stanno via via spostando a piazzale Roma dove è in corso di ultimazione la cosiddetta Cittadella della Giustizia. Da quanto è iniziato il trasloco della sede giudiziaria, la domanda di tanti veneziani è: che cosa ne sarà del futuro di quell’area? Nessun hotel, ha assicurato il Comune, posizione ribadita con l’uscita pubblica del sindaco in occasione dell’inaugurazione dell’Anno Giudiziario quando ha detto che portare l’università a Rialto sarebbe un segnale positivo per Venezia. La presenza dell’università non esclude comunque l’esigenza di un piano per la residenzialità dei veneziani che chiedono che ci sia un piano per ripopolare la città. —
© RIPRODUZIONE RISERVATA
I commenti dei lettori