«Fondi Pnrr per Palazzo Scotto dove realizzare la pinacoteca»
Alessandro RagazzoNOALE
Dopo i soldi (ottenuti) per la nuova biblioteca, il Comune di Noale batte cassa anche per avere il finanziamento per ristrutturare Palazzo Scotto. E si è candidato in Città metropolitana per intercettare oltre 1,6 milioni di euro attraverso i fondi messi a disposizione dal Piani nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr).
Sono anni che si parla di sistemare lo storico edificio di piazza XX Settembre dove si trova attualmente la biblioteca. Spostandola in via Rossi nel rifatto Palazzo Carraro, all’interno del complesso dove sorgerà pure la nuova sede del Consorzio di bonifica Acque Risorgive, si libererebbero quegli spazi, dove la giunta vorrebbe allestire la Pinacoteca Lancerotto.
Un progetto ambizioso, già comunicato in passato dalla stessa sindaca Patrizia Andreotti, e che si potrebbe realizzare grazie ai fondi nazionali. Stiamo parlando di un edificio costruito nel Quattrocento, all’inizio disposto su due piani, che a metà del Settecento fu alzato con il sottotetto. Nello specifico, il governo locale ha chiesto un importo complessivo pari di 1.650.542,66 euro.
«La Città metropolitana», spiega la sindaca Andreotti, «ha scelto di usare le risorse del Pnrr condividendole con tutti i Comuni in base al numero di abitanti. In tal senso, a noi è stato destinato un milione e 650 mila euro. Visti i requisiti, abbiamo deciso di partecipare per il restauro di Palazzo Scotto. L’opera è prevista nel nostro programma elettorale ed è già inserita nel Documento unico di programmazione (Dup)».
Il decreto legge assegna degli importi alla Città metropolitana che dovrà presentare dei progetti finanziabili che comprendano la manutenzione per il riuso di aree e strutture edilizie pubbliche esistenti, il miglioramento della qualità del decoro urbano, progetti per città più intelligenti (smart cities), con particolare riferimento ai trasporti e al consumo energetico.
E la città dei Tempesta vuole giocarsi la carta di Palazzo Scotto, in una piazza dove peraltro dei privati hanno già fatto degli interventi. «Speriamo di poter ricevere il finanziamento», si augura Andreotti, «perché significherebbe completare il nostro progetto con la nuova sede della biblioteca a Palazzo Carraro e la pinacoteca Lancerotto a Palazzo Scotto, due luoghi prestigiosi di storia e cultura». Ora si aspetta un cenno da Ca’ Corner, poi l’amministrazione è pronta a seguire il progetto passo dopo passo. —
Alessandro Ragazzo
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