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Differenziata record a Fossalta: 90%. Male a Venezia e nelle isole: 34%

Rifiuti, l’annuale report di Veritas premia i centri più piccoli Jesolo in fondo alla classifica: separazione al 63 per cento

Giovanni Monforte
2 minuti di lettura

VENEZIA. Con una percentuale che ha toccato il 90,53%, Fossalta di Piave è il primo Comune nella storia di Veritas a superare la media annuale del 90% di raccolta differenziata. Altri 17 Comuni, tra i 34 in cui Veritas gestisce il servizio dei rifiuti, hanno raggiunto lo scorso anno una percentuale di differenziata superiore all’80%. Mentre ulteriori 11 hanno superato il 75%.

C’è poi il caso di Venezia, dove Mestre e la terraferma hanno percentuali in linea (75,93%), mentre il centro storico rimane indietro (34,87%). Dato che comunque soddisfa il Comune capoluogo: l’amministrazione comunale infatti rileva che nel Comune di Venezia, la raccolta differenziata ha toccato nel 2021 il 64,88% con punte del 75,93% a Mestre e nella Terraferma e 75,26% nelle isole di Lido e Pellestrina. «Numeri che hanno fatto conquistare a Venezia la medaglia d'argento tra le 14 Città metropolitane più attente alla raccolta differenziata superata, solo per lo 0,1%, da Cagliari». Ovviamente contano anche le diverse modalità diraccolta dei rifiuti tra centro storico e terraferma.

A tracciare il bilancio della differenziata nel 2021 è stata Veritas Spa.

La percentuale media di differenziata nel territorio gestito dall’azienda è salita al 72,96%. Un dato sostanzialmente stabile rispetto al 2020, ma con un aspetto non trascurabile: nel 2021 le attività produttive hanno lavorato molto di più rispetto all’anno precedente, caratterizzato dal lockdown.

Per il presidente di Veritas, Vladimiro Agostini, «si tratta di risultati importanti e lusinghieri, che dimostrano il crescente impegno dei cittadini e delle imprese, nonché l’efficacia dei nostri sistemi di raccolta, trattamento e smaltimento dei rifiuti e delle differenziate». Da Veritas sottolineano che ormai da anni la media della differenziata nel territorio supera il 70%, andando oltre l’obiettivo del 65% entro il 2035 fissato dall’Europa. Inoltre, meno del 3% dei rifiuti raccolti finisce effettivamente in discarica. Perché, oltre alla frazione riciclata, bisogna considerare che il rifiuto secco residuo viene trasformato in Combustibile solido secondario (Css) e poi in energia nell’impianto di Fusina.

Detto del primato di Fossalta di Piave, ecco i Comuni che hanno superato l’80% di differenziata nel 2021: Ceggia (88,54%), San Donà, Santa Maria di Sala, Meolo, Martellago, Spinea, Cona, Mira, Marcon, Noale, Scorzè e Noventa (80,14%).

Rientrano in questa classifica, con l’80,19%, anche i cinque Comuni della Riviera del Brenta (Campagna Lupia, Campolongo, Camponogara, Fossò e Vigonovo) in cui la raccolta è gestita in maniera unitaria.

Seguono, tra una percentuale tra il 75 e l’80 per cento, Quarto d’Altino, Mirano, Pianiga, Torre di Mosto, Salzano, Musile, Mogliano, Stra e Fiesso d’Artico nei quali il servizio è integrato, Dolo e Cavallino-Treporti. Rimangono al di sotto Eraclea (74,18%), Cavarzere (73,95%), Chioggia (66,38%), Venezia (64,88%) e Jesolo (63,13%).

Particolare il caso del capoluogo. Mestre e terraferma (75,93%), ma anche Lido e Pellestrina (75,26%) hanno buone percentuali. Mentre Venezia, Murano e Burano si fermano al 34,87%, segnale della difficoltà delle categorie economiche a fare bene la differenziata.

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