In evidenza
Sezioni
Magazine
Annunci
Quotidiani GNN
Comuni

Lazzaretto nuovo e Marciana in arrivo milioni dal Ministero

Nel piano triennale appena pubblicato previsti investimenti per il recupero dell’isola usata nel 1700 per la quarantena, per la sede della Soprintendenza e per lo Squero del Bucintoro

Enrico Tantucci
2 minuti di lettura

i progetti

Dopo il Lazzaretto Vecchio, il Lazzaretto Nuovo. Bandita recentemente da Invitalia – l’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa che opera anche per conto del Ministero della Cultura e della Direzione regionale dei musei del Veneto – la gara d’appalto per la progettazione esecutiva del nuovo museo archeologico della laguna sull’isola del Lazzaretto Vecchio, di fronte al Lido.

Il progetto prevede il recupero e la rifunzionalizzazione delle fabbriche che ospiteranno le collezioni permanenti del Museo Archeologico e i servizi necessari alle attività istituzionali ad esse legate: spazi destinati a mostre temporanee, sale conferenze, uffici, archivi e biblioteca specialistica. Prevista inoltre anche la creazione di una foresteria, di un ristorante e di una caffetteria per i visitatori del nuovo museo, con un investimento complessivo di 16 milioni di euro in cinque anni, in aggiunta agli interventi già compiuti dalla Biennale che ospita ormai da qualche anno qui, la sezione dedicata al digitale della Mostra del Cinema. Ma ora arrivano buone notizie anche per quanto riguarda il recupero dell’isola del Lazzaretto Nuovo, situata lungo il canale di Sant’Erasmo e adibita prima alla metà del Quattrocento dalla Serenissima in un presidio sanitario a scopo di prevenzione dal contagio dalla peste e poi in epoche più recenti, sia nel periodo napoleonico e austriaco che con lo Stato italiano, utilizza a scopi di difesa militare.

L’edificio principale dell’isola – il “Teson grande” – conserva tutt’oggi delle scritte realizzate prima del 1700 dalle persone che si trovavano in quarantena. L’isola da oltre trent’anni è in concessione alle Associazioni di di volontariato Archeoclub ed Ekos Club, che qui, soprattutto nel periodo estivo, vengono svolti seminari e laboratori di natura archeologica, culturale e didattica. Adesso il Ministero della Cultura nel programma di interventi previsti per il triennio 2022-2024, recentemente adottato, ha previsto di investire circa 550 mila euro nei prossimi tre anni. Saranno investiti proprio sul Teson Grande per la messa in sicurezza dei reperti archeologici, con riferimento anche alle scritte.

Un primo segnale concreto di investimento anche sull’isola, affidata in questi decenni solo alla buona volontà e all’impegno del volontariato. Non è l’unico intervento su Venezia finanziato dal Ministero della Cultura nel suo piano triennale, con la Biblioteca Marciana protagonista con una serie di finanziamenti a vario titolo. Previsti quasi 2 milioni di euro nel triennio a favore della Biblioteca, dei quali parte più consistente, quasi 800 mila euro, riguarderà il sistema di allarme e antincendio. Ma si completerà anche il restauro del soffitto del Salone Sansoviniano, si rifarà l’impianto di climatizzazione, gli infissi, i serramenti e sarà eseguita anche la manutenzione degli impianti tecnologici. Stanziati anche 700 mila euro per la Basilica di San Marco, per il restauro delle superfici lapidee decorate, ma solo nel 2023. Sempre per il prossimo anno stanziati anche 1, 8 milioni di euro per il completamento del restauro dello Squero del Bucintoro all’Arsenale. Sempre sull’Arsenale il Ministero della Cultura investirà nel 2023 circa 1,8 milioni di euro per il restauro e recupero delle Tese 30 e 31 nella parte sud del complesso di proprietà del Comune e che presto sarà interessato anche dal massiccio interventi di restauro previsti dalla Biennale grazie ai finanziamenti del Recovery Fund. Oltre 400 mila euro sempre nel triennio, ma cominciando da quest’anno, saranno spesi anche per Ca’ Michiel delle Colonne, il palazzo dove ha sede il Segretariato Regionale dei Beni Culturali, per lavori di straordinaria manutenzione, revisione dei sistemi di collegamento verticale, protezioni passive e attive per contrastare il rischio incendio e anche interventi sul sistema di allarme. Investiti infine sempre nei prossimi tre anni 600 mila euro su Palazzo Pisani, magnifica ma malandata sede settecentesca del Conservatorio Benedetto Marcello, per interventi di messa in sicurezza, restauro e consolidamento delle facciate esterne dell’edificio, che necessitavano da tempo di un intervento. —



© RIPRODUZIONE RISERVATA

I commenti dei lettori