MIRA

Il centrosinistra apre politicamente al Movimento 5 Stelle per candidare insieme Marco Dori a sindaco di Mira. In prima linea per costruire la possibile futura alleanza ci sono Pd e Articolo Uno, che in questi mesi hanno lavorato ad una soluzione che ora è legata in parte agli esiti delle dinamiche in corso per l’elezione del Presidente della Repubblica. «L’obiettivo», spiega il segretario del Pd di Mira Enzo De Lorenzi, «è di allargare il perimetro delle alleanze che possano portare ad una conferma del sindaco Dori alle elezioni di primavera. Ora si tratta di capire se questa compagine è intenzionata a portare avanti un ragionamento di programma con il centrosinistra, come si è visto recentemente anche a livello metropolitano».

Articolo Uno chiarisce la propria posizione con la coordinatrice della Riviera Irene Salieri: «A livello di Città metropolitana, abbiamo già trovato delle intese con i Verdi ed il M5s. Ora si tratta di capire se la compagine grillina a Mira è pronta a intavolare un confronto con il centrosinistra, tenendo conto che si punta a riconfermare il sindaco uscente. Siamo fiduciosi che il dialogo possa finalmente essere proficuo».

Va detto che, se Pd, Leu e Movimento 5 Stelle si accordassero su un programma comune e sul nome di Dori, rischia di saltare l’adesione alla ricandidatura dell’attuale primo cittadino da parte di Italia Viva.

Dal canto suo il Movimento 5 Stelle spiega che nel partito c’è una discussione in corso. «Presto», spiega la consigliera comunale M5s Sabrina Cervi, «faremo conoscere la nostra posizione sull’argomento». Anche a Mira il M5s si è diviso nel corso degli ultimi anni. Sulla scia dell’ex sindaco Alvise Maniero (ora deputato per Alternativa c’è) era uscita dal Movimento la consigliera ed ex candidata sindaca Elisa Benat.

Nel centrodestra, invece, nei giorni scorsi si era fatto il nome come candidato sindaco di Paolo Lucarda, imprenditore delle onoranze funebri e consigliere comunale per i fucsia. Una candidatura che il segretario della Lega di Mira Stefano Deppieri liquida come «una boutade». Tanto più che nei giorni scorsi i responsabili metropolitani di Lega, Forza Italia e FdI si erano incontrati, confermando la volontà di correre uniti. —

Alessandro Abbadir

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