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la cerimonia ufficiale

Linda Damiano: «Diamo voce a chi l’ha perduta»

V.M.
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La presidente del consiglio Ermelinda Damiano ha rappresentato il Comune nel percorso della memoria insieme al vicesindaco Andrea Tomaello, al presidente della Municipalità Marco Borghi, al portavoce della Comunità ebraica Paolo Navarro Dina e a Petra Schaefer Centro Tedesco di Studi Veneziani e a tanti cittadini. «Ridiamo un nome e la voce a chi è stato privato della vita nel periodo più buio della nostra storia» ha detto Damiano. Il cammino è culminato con la cerimonia istituzionale al Campo del Ghetto. Il presidente della Comunità ebraica Dario Calimani ha accolto Elisa De Berti, vice presidente della giunta, che ha portato i saluti di Luca Zaia, a Roma per le elezioni del prossimo presidente. Calimani, facendo riferimento all’episodio del ragazzino ebreo aggredito da due coetanei, ha ribadito che bisogna cambiare il linguaggio politico, sociale e istituzionale. «Non ci prendiamo ancora responsabilità di quello che è stato il fascismo in Italia» ha detto ricordando episodi di politici che salutano con il braccio destro alzato. Ad ascoltarlo i consiglieri regionali Francesca Scatto, Arturo Lorenzoni, Fabiano Barbisan, Silvia Cestaro, Marzio Favero, Cristina Guarda, Giovanni Puppato, Tommaso Razzolini, Enoch Soranzo, Raffaele Speranzon.

È stato ricordato che il Veneto è stato il primo in Italia a varare una legge per la conoscenza della Shoah, ma Calimani ha dett che il Giorno della Memoria è ogni giorno perché il razzismo è un problema attuale che colpisce non solo gli ebrei, ma anche per esempio i migranti. Ha proposto di aprire un tavolo e i consiglieri hanno accolto. Verrà realizzato davvero? —

V.M.

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