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Smog alle stelle a Mestre. Fino a venerdì circolano solo le vetture Euro 6

Il medico: «Le polveri sottili uccidono mille persone ogni milione di abitanti». A Venezia causano trecento morti

Luca Cirese
2 minuti di lettura

MESTRE. Nonostante i valori delle polveri sottili siano scesi la notte scorsa, le previsioni meteo hanno obbligato l’Arpav a prorogare per la seconda volta il massimo livello di allerta smog fino a venerdì.

I medici mettono in guardia sull’inquinamento nelle abitazioni e denunciano le numerose morti premature causate dalle polveri. Resta in rosso-arancio il Veneto che esce dall’ultimo bollettino dei semafori di ieri: oltre a Mirano e Cittadella, quattro capoluoghi su sette in rosso, dodici aree in arancione, mentre si salvano e restano in verde, oltre a Conegliano, Chioggia e Adria, due paesi dell’area montana e due dell’alto vicentino.

Nell’intero Veneto sono 700mila i cittadini interessati dall’applicazione delle regole dell’Accordo di bacino padano e che fino a venerdì 28 non potranno utilizzare i riscaldamenti a biomassa delle classi a bassa prestazione e avranno forti limitazioni alla circolazione dei mezzi a motore. Possono circolare ancora liberamente solo i veicoli euro 6: se fino a venerdì gli euro 5 commerciali non potranno circolare dalle 8,30 alle 12,30, tutti gli altri sono invece bloccati dalle 8,30 alle 18,30, sia le auto (a benzina fino a euro 2 e diesel fino a euro 5), sia i mezzi commerciali (a benzina fino a euro 2 e diesel fino a euro 4), sia, infine, i ciclomotori e motocicli (euro 0 e 1).

Forti blocchi, dunque, nonostante ieri abbia visto un crollo nei limiti di legge delle concentrazioni di tutti gli inquinanti presenti nell’aria, dal biossido di azoto, alle PM10, dall’Ozono all’anidride solforosa, fino al monossido di carbonio, tutti rientrati nei valori di legge.

In un’emergenza cronica però una rondine non fa primavera: lunedì le concentrazioni hanno raggiunto il picco di 90 microgrammi per metro cubo nella centralina industriale di Malcontenta, e se le centraline di traffico di via Beccaria e di via Tagliamento (Tangenziale) hanno raggiunto rispettivamente gli 88 e 82 microgrammi, la stazione situata a Parco Bissuola a Mestre ha superato i 73 microgrammi.

Di poco inferiori i valori dei giorni precedenti, con il massimo toccato dalle centraline di traffico: se quella di via Tagliamento ha toccato quota 69 domenica e 86 sabato, valori simili in quella di via Beccaria.

Una ricerca del 2021, pubblicata su The Lancet Planetary Health e condotta da ricercatori dell’Università di Utrecht, del Global Health Institute di Barcellona e del Tropical and Public Health Institute svizzero, ha stimato che il rispetto dei valori limite del Pm2,5 prescritti dell’OMS porterebbe a salvare 339 vite solo a Venezia.

«A livello nazionale sono circa 1110 le morti premature ogni milione di abitanti esposti al Pm 2,5, le polveri sottili più dannose» spiega il dottor Manuele Nizzetto, Primario di Pneumologia del Distretto Mirano Dolo, che mette in guardia: «L’inquinamento indoor, all’interno delle abitazioni, può arrivare a cinque volte quello esterno: per questo, oltre ad evitare di prendere l’automobile e effettuare le manutenzioni della caldaie, è necessario areare le abitazioni, tenere chiuse le finestre che danno su vie trafficate ed evitare di soggiornare nei luoghi chiusi: ad essere più a rischio sono bambini, donne in gravidanza e persone che lavorano in ambienti chiusi». «Oggi però le mascherine FPP2 proteggono non solo dal Covid-19 ma anche dalle polveri sottili – conclude – lo mostra la riduzione dei ricoveri e delle visite urgenti a cui noi pneumologi stiamo assistendo».

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