Uno splendido esempio di stile tardogotico guarda al Canal Grande
E.T.
Ha una storia illustre Palazzo Bernardo, magnifico esempio dello stile tardogotico veneziano pur se segnato dal tempo, poco lontano da Campo San Polo in angolo col Rio de la Madoneta e affacciato anche sul Canal Grande. Venne costruito dalla famiglia Bernardo nella prima metà del Quattrocento, appunto secondo lo stile tardogotico, che aveva come modello l'ampliamento di Palazzo Ducale iniziato nel 1422. Il palazzo doveva essere completato nel 1442, quando la Repubblica vi fece ospitare il duca di Milano Francesco Sforza e sua moglie Bianca Visconti. Dopo essere stato per un lungo periodo di proprietà della famiglia Bernardo, il Palazzo fu venduto alla metà del Seicento al mercante di pellame a Bortolo Bellotto. Questi, pochi decenni dopo, nel 1694, lo rivendette a Pietro e Simone Bernardo, mercanti di colori e "cittadini originari" della Serenissima. Nell'Ottocento il palazzo, in più momenti, cambiò proprietario per finire infine, per lascito testamentario, a Pietro Naratovich , noto editore del tempo, che vi installò i torchi della sua tipografia. Fu l'inizio di varie manomissioni e del frazionamento della proprietà che portò alla creazione di accessi diversi. Nel 1948 il secondo piano fu acquistato da Francesco Da Lisca che si incaricò di un accurato restauro. E’ ora in buona parte di proprietà della famiglia degli Azzoni Avogadro, dopo aver ospitato in un’ala di esso, per diversi anni, anche il Dipartimento di Scienze dell'antichità e del Vicino Oriente dell’università di Ca’ Foscari.La facciata sul Canal Grande è tripartita e si segnalano soprattutto le elegantissime esafore del primo e secondo piano nobile e la quadrifora del terzo piano. —
E.T.
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