«Secondo ponte sul Brenta nessun cantiere da febbraio»
L’affondo di Tiozzo: «Ci sono ancora nodi economici e giuridici da risolvere» Criticato il presenzialismo del sindaco, pressing sulla viabilità ed i parcheggi
Elisabetta B. Anzoletti
CHIOGGIA
Ancora nubi giuridiche ed economiche sull’avvio del cantiere per lo sbarramento al cuneo salino che diventerà il secondo ponte sul Brenta. Lo sostiene il capogruppo del Pd Lucio Tiozzo nell’analisi dei primi 100 giorni della giunta di Mauro Armelao. Secondo Tiozzo, non solo i lavori del ponte non partiranno a febbraio come annunciato più volte dal sindaco, ma sono destinati a slittare ancora di anni se non verranno risolte con azioni decise le incertezze economiche ed i ricorsi pendenti. Tra le critiche del Pd alla fase di avvio della nuova amministrazione, l’immobilismo sul fronte viabilistico e dei parcheggi (stop alla Ztl, silos non completato, silenzio sul ponte della Fossetta), l’attenzione tiepida sulla vicenda gpl e il ritardo nella progettualità per accedere ai fondi del Pnrr.
«Dopo i primi 100 giorni di una nuova giunta è consuetudine fare un’analisi dell’attività svolta», spiega la nuova segretaria del Pd Edy Falcone, «Grandi novità non ne abbiamo viste a parte il presenzialismo del sindaco, anche sui social. Ci aspettiamo qualcosa di più di piccoli interventi sulle oasi ecologiche o su un lampione». «Certo in 100 giorni non si possono fare miracoli», spiega Tiozzo, «La nostra è solo una prima analisi che serve da pungolo. Dal punto di vista amministrativo abbiamo visto molto poco. Gli unici provvedimenti in discussione erano ereditati dalla precedente giunta o su richiesta delle opposizioni. Ci sono alcune questioni importanti su cui non vediamo una presa di posizione decisa: il secondo ponte sul Brenta non partirà mai a febbraio, come il sindaco ha promesso, perché ci sono dei nodi giuridici e economici irrisolti. Approfittando della straordinaria attenzione della stampa estera, si dovrebbe mettere mano alla viabilità per far trovare una città vivibile ai turisti che sceglieranno Chioggia: penso a un piano dei parcheggi o quantomeno a finire il silos dell’Unione, a una viabilità decorosa. Ci sono Comuni anche più piccoli del nostro che già hanno presentato le schede strutturali per non perdere le opportunità uniche del Pnrr. E ancora sul gpl serve un’accelerazione, non basta delegare a un consigliere la vicenda. Sulla sanità il sindaco dovrebbe confrontarsi col direttore generale dell’Usl per fare il punto sull’offerta territoriale, tenendo conto che a causa del Covid gli interventi chirurgici sono rallentati così come le terapie oncologiche».
Il consigliere Jonatan Montanariello ha invece criticato lo scarso interessamento della giunta per la vertenza in corso con Avm che coinvolge moltissimi lavoratori chioggiotti, e su cui il consiglio comunale all’unanimità aveva chiesto l’impegno della giunta. La consigliera Barbara Penzo, infine, ha insistito sulla necessità di progettualità forti da parte della giunta per contrastare l’emergenza educativa e sociale. —
Elisabetta B. Anzoletti
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