Mirano, un appello con 40 firme a sostegno dell’ex direttore del Mariutto
Una petizione per chiedere la conferma di Iurlaro alla guida della Rsa. E intanto il nuovo dirigente rassicura sul pagamento degli stipendi di gennaio
Riccardo Musacco
MIRANO. Preoccupazione diffusa in molti tra i dipendenti dell’Ipab Mariutto di Mirano. Dal 1 gennaio c’è un direttore a scavalco, Marino Favaretto, a tempo determinato fino al 13 aprile.
Spunta ora una petizione inviata al presidente Giuseppe Marchese e al Cda lo scorso 13 dicembre, e ora resa pubblica, in cui una rappresentanza della forza lavoro dell’ente, una quarantina circa, esprime forte preoccupazione per la situazione di insicurezza che porrebbe i lavoratori «in una condizione di insofferenza e fatica che si aggiunge alla precarietà che stiamo vivendo ormai da due anni di pandemia».
Premesso che si tratta di una situazione comune tra le varie residenze per anziani, sia pubbliche che private, i firmatari chiedono comunque continuità e certezze, almeno nella gestione, lodando l’operato del direttore uscente, Franco Iurlaro, di cui nel testo si chiede la riconferma.
Secondo i firmatari, infatti, ha avuto il merito di avere impresso un cambio di marcia al personale e ai servizi, incrementando le attività e preservando la salute di ospiti e lavoratori in questi due anni di pandemia. Inoltre, nei cinque anni di lavoro, Iurlaro avrebbe dato «una svolta positiva e significativa al Centro Servizi facendolo uscire da otto anni di stagnazione». Infine, sarebbe stato in grado di aiutarli a comprendere che il loro lavoro «non è una semplice occupazione ma un servizio aperto alla Comunità intera fatto di professionalità, solidità di valori ma, soprattutto di cuore. Il tutto nell’ottica di realizzare un “Mariutto a misura di territorio”.
All’appello inviato non risulta al momento sia mai stata data una risposta. Va detto che non è una posizione, questa, condivisa da tutti i funzionari della struttura. Gli stessi sottoscrittori ammettono che altri gruppi di colleghi avrebbero opinioni diverse a riguardo ma, proprio per questo motivo i firmatari si sono sentiti in dovere, senza offendere alcuno, di esprimere le loro paure e speranze.
«Abbiamo seguito le procedure» dichiara la sindaca Maria Rosa Pavanello «il precedente direttore aveva un contratto fiduciario a termine non ai sensi di un concorso quando era in vigore una norma secondo cui si potevano prendere persone che non avevano vinto concorsi, dal 2016 non è più così. E comunque su di lui ho ricevuto anche segnalazioni negative».
Nel frattempo il neodirettore Favaretto ha inviato un’email ai dipendenti confermando la regolare erogazione degli stipendi di gennaio, comunicazione sibillina che ha messo sul chi va là i lavoratori.
Ma Paolo Lubiato della Cisl rassicura che «l’intenzione era solo quella di tranquillizzare i dipendenti che i mandati ora possono essere firmati dal nuovo direttore». —
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